24/09/2007

VISITE GUIDATE A PALAZZO SABBATINI - CARBONIERI

Sabato 29 settembre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 in Corso Canalgrande al termine dei lavori di restauro conservativo durati quattro anni
Palazzo Sabbatini – Carbonieri in corso Canalgrande al termine di quattro anni di lavori di restauro conservativi, eseguiti a spese dell’Amministrazione comunale, sarà consegnato tra poche settimane al Tribunale di Modena che ne beneficerà per collocarvi gli uffici della Procura. Prima che l’elegante edificio rococò modenese, conosciuto anche come Palazzo Martinelli, apra i battenti per la nuova destinazione d’uso sabato 29 settembre potrà essere visitato dal pubblico. Le visite guidate potranno essere effettuate dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. L’ultima visita inizierà alle 18,30. L’iniziativa è curata dagli assessorati ai Lavori pubblici e Centro Storico, con la collaborazione di Silvia Soragni Giberti, Giulia Squadrini e Nives Carroli ed il patrocinio del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano, l’ADSI - Associazione Dimore Storiche Italiane e gli Amici del Giardino Estense.
“Con questa giornata dedicata alle visite di un pezzo della nostra storia, afferma Roberto Guerzoni assessore al Centro Storico, manteniamo fede ad un impegno preso con la città all’avvio dei lavori di ristrutturazione e restauro. Come Amministrazione comunale abbiamo investito una cifra considerevole ma, a lavori ultimati, possiamo affermare che ne è valsa la pena, Modena ha ritrovato uno dei suoi gioielli edilizi. Ora gli uffici saranno la sede della Procura della Repubblica, un primo importante passo perché gli elementi della giustizia locale abbiano sedi adeguate nel centro della città.
L’edificio fu costruito nel 1752, secondo recenti ipotesi fu ideato da Pietro Bezzi, su un’area occupata in precedenza dalla famiglia Belleardi. La famiglia per sanare gravi debiti vendette il palazzo al conte Luigi Valdrighi che lo cedette nel 1860 a Ferdinando Calori Cesis. L’immobile passò poi ai Castelfranco quindi alla famiglia Carbonieri nel 1919. Il piano nobile sino al 1992 è stato sede della Biblioteca Civica poi è rimasto inutilizzato per anni dopo che la biblioteca fu trasferita nel Palazzo Santa Margherita. L’intervento ha permesso di metter in luce il color verdino originario dell’edificio e ha valorizzato le decorazioni ad affresco nella sala interne.
Il palazzo, insieme ai palazzi Rangoni, Rangoni Solmi e Coccapani D’Aragona è una delle rare testimonianze di decorazioni settecentesche modenesi conservate nella loro integrità.

Azioni sul documento