14/10/2008

CROCE BLU DI MODENA, DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

L'assessore alle Politiche sociali Maletti ha risposto al consigliere Torrini (Udc)

“La Croce Blu ha oltre 500 volontari iscritti ogni anno. Rispetta, da un punto di vista formale, i requisiti di democrazia interna, non ha fini di lucro, ha cariche elettive e gratuite. Dopo una verifica con le nuove presidenti della cooperativa Oltre il blu e dell’associazione Avap Croce Blu, alla data del 19 giugno scorso erano venuti meno i vincoli di parentela tra la vice presidente, ed ex Presidente, di Avap Croce Blu Modena, e la presidente della cooperativa Oltre il blu, in quanto in data 30 maggio la Cooperativa aveva accettato le dimissioni della Presidente”. Così l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti ha risposto in una delle recenti sedute del Consiglio comunale a due interrogazioni del consigliere Udc Davide Torrini sul tema “Gestione parentale dell'Avap Croce Blu e della Coop Oltre il Blu e rapporti con il Comune di Modena”.
Il consigliere ha presentato le due interrogazioni, poi trasformate in un’unica interpellanza, affermando: “è poco trasparente l’intreccio tra i dirigenti di Croce Blu, Oltre il blu e Anpas regionale. È diverso muoversi tra il volontariato e l’imprenditorialità. Sono funzioni distinte, con elementi che però hanno anche controllo reciproco. Mi pareva strano che tra questi elementi ci fosse in mezzo una famiglia che giocava la questione in casa”.
L’assessore ha continuato la risposta osservando: “rimangono, sempre alla data dell’interrogazione, vincoli di parentela tra la vice presidente di Croce Blu Modena e il presidente nazionale di Anpas; inoltre, la Provincia di Modena, che insieme alla Regione è l’ente preposto ai controlli delle associazioni, ha sollecitato l’associazione per il rinnovo delle cariche elettive in quanto i termini erano decorsi da diversi mesi. Non sono in grado”, ha proseguito l’assessore Maletti, “di dare pareri sull’operato della presidente regionale di Anpas, che è anche dipendente della Coop Oltre il blu, rispetto alla gestione ed ai controlli su Avap Sassuolo e Avap Modena, ma il consiglio regionale di Anpas ha nominato due persone per seguire le problematiche di Avap Sassuolo e altre due per Modena. Per quanto riguarda i rapporti con il Comune di Modena, negli ultimi 10 anni l’associazione Croce blu ha svolto in convenzione con l’Amministrazione attività trasporto dializzati e disabili e collaborato alla gestione dei centri territoriali. La convenzione per il trasporto di persone che si sottopongono a dialisi è cessata a fine marzo 2006 e l’azienda Usl ha ripreso in carico i trasporti sanitari. La convenzione per il trasporto disabili è stata superata nel luglio 2007 con l’approvazione da parte di questo Consiglio Comunale di 3 delibere di appalto, mentre è ancora in essere la convenzione sui centri territoriali. Per quanto riguarda la ex vice presidente di Croce Blu, ancora in carica al momento dell’interrogazione”, ha concluso Francesca Maletti, “è vero che ha una collaborazione coordinata continuativa con il Comune di Modena, relativa alle Pari opportunità e non agli ambiti sanitari”.
Nel dibattito, Baldo Flori, Modena a colori, ha affermato: “ho ascoltato con interesse le spiegazioni dell’assessore. Mi sembra che in questo caso ci siano rischi di abuso o di conflitto di interesse e non mi pare che l’amministrazione possa stare a guardare”.
Davide Torrini ha replicato: “se non avessimo chiesto noi, l’Amministrazione non avrebbe guardato a fondo in questa cosa. Se la Provincia ha dovuto sollecitare l’assemblea per il rinnovo degli organi mi pare che qualche problema ci sia. Il giro di questa famiglia tra associazione e cooperativa c’è stato, nei fatti. Ci sono stati 13 anni nel corso dei quali il Comune non aveva valutato le problematiche esistenti. Le somme che lei ha citato comunque sono impressionanti”.
L’assessore Maletti ha concluso affermando: “credo nell’autonomia del mondo associativo e ritengo che le dinamiche interne siano affare dell’associazione. Quando, come Comune, abbiamo visto che i volumi d’affari delle attività convenzionate aumentavano e che i dipendenti della cooperativa superavano i volontari dell’associazione per l’erogazione dei servizi convenzionati, proprio perché si sarebbe potuto creare il rischio di elusione delle normative d’appalto abbiamo superato questo modello gestionale e abbiamo deciso di fare un appalto alla scadenza della convenzione. Questo si è verificato proprio per trasparenza e per tenere distinto il volontariato dall’impresa sociale e dalla cooperazione. Per le dinamiche interne all’associazione l’Amministrazione non interviene e non dà valutazioni di merito, nonostante il Consiglio, giustamente, voglia essere informato. Comunque formalmente e giuridicamente non c’è conflitto. Come Amministratori dobbiamo agire su cose concrete. Su ciò che ci riguarda siamo intervenuti con decisione. Non credo si possa dire che glissiamo”.
 

Azioni sul documento