04/12/2008

MODENA RILETTA CON GLI OCCHI DI OGGI

L'architetto Mario Botta spiega cosa l'ha guidato nella realizzazione dei progetti

“Verde ed acqua sono sempre esistiti a Modena, con questi progetti li abbiamo reinterpretati in modo nuovo. Questi due elementi sono dinamici e si muovono in continuazione all’interno della città, ritornando sempre. Sono complementari alla vita della città stessa”. Così l’architetto Mario Botta, cui è stata affidata la realizzazione dei progetti delle piazze di Modena, descrive la scelta di dedicare piazza Mazzini, piazza Matteotti e piazza Roma al verde e all’acqua. “Abbiamo cercato di far sì che questi spazi residui (piazza Mazzini e piazza Matteotti) ritrovino una loro logica – prosegue l’architetto – e diventino una componente del nuovo disegno di parte della città. Non c’è alcun atteggiamento nostalgico verso il passato, semplicemente è giusto rileggere Modena nella sua realtà di oggi”.
Botta, da tempo figura di primo piano dell’architettura mondiale, le cui realizzazioni sono state spesso premiate con importanti riconoscimenti internazionali, come il museo d'arte moderna a San Francisco, la torre Kyobo a Seul, e la ristrutturazione del Teatro La Scala di Milano, nel suo lavoro sulle piazze è partito analizzando “la temperatura della città, attraverso i suoi rappresentanti e amministratori. In seguito mi sono recato a Modena per visite sul posto e ho effettuato un’analisi storico morfologica per capire come si è giunti all’oggi”.
L’obiettivo che l’Amministrazione e l’architetto si sono posti con questi progetti “è che le piazze ritornino ad essere punti focali, di attrazione e aggregazione, in misura maggiore rispetto a quanto non lo siano state finora” commenta Botta. “Così com’è Modena va benissimo, è una città bellissima, guai ad alterarne l’equilibrio. Noi inseriremo solo piccoli segni che parlano della nostra contemporaneità, e che vogliono dar forza alla storia e alla città antica”. In piazza Roma il cuore del progetto è il “creare uno spazio carosello per il passeggio dei cavalli. Sarebbe bello trovare sinergie tra l’Accademia Militare e la città, l’evento potrebbe diventare anche una originale attrazione turistica”. La vista di piazza Mazzini da via Emilia sarà caratterizzata da una struttura che ospiterà “una bellissima fontana”: “La piazza in passato è sempre stata chiusa. Ancora una volta, però, non si tratta di un ritorno al passato, ma di lasciare un segno, una presenza nuova, che ricorda il tracciato urbano della città”.

 

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