05/12/2008

ORLANDO: "NON CI SONO FOSSE COMUNI DI GATTI A MARZAGLIA"

L'assessore all'Ambiente Orlando ha risposto in aula al consigliere Torrini (Udc)

“Sulla base di diversi sopralluoghi effettuati e di informazioni raccolte, non esiste in prossimità del gattile di Marzaglia una fossa comune di gatti”. Così l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Giovanni Franco Orlando ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione del consigliere Udc Davide Torrini, sul tema “nella zona verde del Gattile Intercomunale di Marzaglia esiste una fossa comune di gatti?”.
Torrini ha sostenuto che “l’associazione che gestisce il gattile di Modena avrebbe sotterrato, presumibilmente nell’area verde che circonda la struttura, oltre 1000 gatti solo nel decennio dal 1996 al 2006, trasformando il giardino in una fossa comune”. Ha chiesto dunque di sapere se nella zona verde intorno al Gattile Intercomunale di Modena “siano stati interrati tutti i gatti morti prima dell’attivazione del servizio raccolta spoglie con Hera”. Ha chiesto inoltre “se non sia necessario eseguire un’opera di bonifica della zona, recuperando le centinaia o migliaia di carcasse di animali sotterrate nell’area cortiliva e zona verde intorno al Gattile di Marzaglia, anche per verificarne il numero e la corrispondenza con la denuncia degli animali morti e dei microchip effettuata nel prospetto mensile redatto dall’Associazione e trasmesso al Comune” e “se l’Ausl di Modena ha mai informato il Comune della modalità con cui avveniva lo smaltimento delle carcasse degli animali”.
L’assessore ha precisato che il sotterramento degli animali da compagnia morti è consentito, anche se non è l’unico metodo di smaltimento. Ha inoltre ricordato che “nel 2007 il censimento e gestione dei gatti delle colonie feline e il servizio di recupero gatti malati o feriti ha portato a un aumento dei decessi, nell’ambito dei soccorsi, mentre negli anni passati la sola gestione del gattile aveva un numero inferiore di decessi. L’Ente preposto ai controlli sanitari nelle strutture di ricovero animali è l’Ausl, che interpellata sull’argomento ha puntualizzato di aver effettuato a fine 2006 un sopralluogo al gattile di via Pomposiana 315. Nel corso del sopralluogo è stata verificata la modalità di smaltimento delle carcasse di gatti morti e prescritta, tenuto conto delle maggiori necessità di smaltimento legate alla gestione delle colonie feline, l’attivazione di contratto con Hera, attivato nel 2007. Nel corso del sopralluogo l’Ausl ha anche verificato le modalità di smaltimento degli anni precedenti accertando che fino al momento del sopralluogo lo smaltimento delle carcasse avveniva principalmente tramite conferimento all’impianto di incenerimento. Le carcasse erano accompagnate da una dichiarazione di un veterinario libero professionista che escludeva la presenza di malattie infettive. Trattandosi di un numero esiguo di gatti con patologie spesso letali, questi venivano trasportati direttamente dal veterinario nel proprio ambulatorio e nel caso di morte le carcasse venivano smaltite dalla struttura di cura. L’inceneritore non rilasciava una documentazione di avvenuta consegna. Dunque – ha concluso Orlando - non sono emerse evidenti irregolarità nello smaltimento delle carcasse di gatti morti. Le prescrizioni impartite si sono rese necessarie poiché la nuova attività intrapresa nel 2007, di gestione delle colonie feline, faceva supporre un aumento degli animali morti, così come l’aumento dell’attività dell’Associazione sul territorio faceva prevedere anche un maggior coinvolgimento nella raccolta dei gatti incidentati, spesso portatori di traumi letali. Nei controllo successivi l’Ausl ha potuto constatare che l’associazione Protezione del Gatto che gestisce il gattile ha ottemperato regolarmente a quanto prescritto. Perciò non si ritiene sussistano violazioni di legge, e non risulta sia stata fatta una grande fossa comune che debba perciò essere oggetto di bonifica”. Il consigliere Davide Torrini ha detto di non essere soddisfatto della risposta.
 

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