07/05/2008

FARMACIE COMUNALI, RESPINTA MOZIONE DI FORZA ITALIA

Il Consiglio ha votato contro un ordine del giorno presentato da Morandi (Fi - Pdl)

Il Consiglio comunale di Modena ha respinto, con il voto contrario della maggioranza e del consigliere indipendente e il voto favorevole di Fi-Pdl e Ppl, un ordine del giorno presentato in aula dal consigliere di Forza Italia Adolfo Morandi sul tema “convenzione tra Farmacie comunali Spa e Coop estense”.
Il consigliere Morandi ha presentato la mozione affermando che “come risulta da un depliant allegato all’ordine del giorno, si praticano sconti ai soci Coop Estense, privilegiando così alcuni cittadini a discapito di altri. Il Comune di Modena ha la maggioranza del capitale della Spa Farmacie comunali perciò può attivarsi a estendere questi benefici a tutti i cittadini”.
Il consigliere Pd Danilo Bassoli ha sottolineato che “lo sconto in questione non viene più praticato da mesi. Le Farmacie comunali cercano accordi con i consumatori organizzati, perché la struttura renda nel miglior modo possibile”.
Ercole Toni, Pd, ha dichiarato: “concordo con Morandi sull’idea che tutti i cittadini debbano essere trattati allo stesso modo, ma non credo spetti al Comune estendere le convenzioni”.
L’assessore alla salute Simona Arletti ha aggiunto: “bisogna distinguere tra i farmaci e gli altri prodotti. Nel piano industriale di Farmacie comunali Spa si era enunciata la possibilità di aumento del fatturato attraverso convenzioni con il mondo cooperativo e nuove politiche di prezzi. Le farmacie comunali hanno tentato di venire incontro a consumatori e utenti in diversi modi, sia al grande pubblico sia a specifiche categorie, ad esempio con l’adesione alla Family card”.
Achille Caropreso, indipendente, ha osservato: “il decreto Bersani ha spinto tutte le farmacie ad allargare i benefici a tutti i clienti. Se in partenza l’ordine del giorno poteva avere una valida intenzione, ora però è superato”.
William Garagnani, Pd, ha commentato: “quello che dobbiamo stimolare è che le aziende, accanto al proprio bilancio economico, diano sempre più spazio al sociale”.
Andrea Leoni, Fi-Pdl, ha precisato: “quando abbiamo presentato questa mozione a settembre 2007 vi era una situazione di fatto per cui un cittadino che non voleva associarsi a una cooperativa aveva una possibilità in meno degli altri. Coop estense faceva il proprio interesse, ma per l’Amministrazione questo non è in linea di principio accettabile”.
Mario Tamburi, Fi – Pdl, ha chiosato: “a novembre scorso sono state fatte delle svolte importanti, in termini di informazione, insegnamento agli utenti sugli stili di vita, ma mi è parsa una svolta un po’ tardiva”.
Enrico Artioli, Pd, si è detto perplesso: “molti hanno ribadito come il tema si sia evoluto e sia oramai superato. In ogni caso, siamo in economia di mercato ed è evidente che le società fanno le proprie valutazioni commerciali”.
Adolfo Morandi ha ribadito: “non si può dire che questo odg sia strumentale. Lo scorso anno, alla presentazione, era valido. Noi rispettiamo gli aspetti commerciali ma mettiamo in evidenza il fatto che il Comune di Modena è socio di maggioranza della Spa”.
Dante Mazzi, Fi – Pdl, ha commentato: “quando la maggioranza definisce strumentale un nostro documento, significa che abbiamo ragione. Sarebbe stato più elegante discutere subito la mozione, non lasciarla languire per mesi”.
Fausto Cigni, Pd, ha messo in evidenza che “quando una cosa non esiste più è assurdo discuterne. Inoltre non si può impedire a una cooperativa di trovare vantaggi per i propri soci. Sarebbe stato assurdo che le Farmacie rifiutassero la proposta di convenzione”.
Michele Andreana, Pd, ha puntualizzato: “di questa convenzione beneficiavano i soggetti iscritti e le farmacie, incrementando il fatturato. Si può obiettare non sulla base del principio, ma dei risultati ottenuti. Quando si parla di cooperative c’è chi viene accecato dal furore ideologico”.
Ivo Esposito, Fi – Pdl, ha evidenziato: “noi non contestiamo la possibilità di fare convenzioni tra soggetti privati. Il problema è che il Comune rappresenta tutti i cittadini e deve garantire parità di accesso. Ad esempio, nel caso delle autoanalisi del sangue, stiamo parlando di una prestazione sanitaria e non cosmetica”.
Danilo Bassoli ha aggiunto: “probabilmente la mozione è così datata che non ci si ricorda più di cosa stiamo parlando. Al di là del giudizio politico, se ci fossero state reali discriminazioni ci saremmo opposti anche noi. La verità è che non ci sono state altre forme associate che hanno chiesto convenzioni”.

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