07/05/2008

MODENA ESPOSIZIONI: IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Ricca la discussione sulla delibera. Bocciata la pregiudiziale di Fi - Pdl
Il Consiglio comunale ha approvato la delibera che rinnova il sistema Modena Esposizioni, con un riassetto della compagine societaria e il via libera al nuovo Protocollo d’intesa con Fiere di Bologna. Nel corso del dibattito, che è seguito alla presentazione della delibera da parte dell’assessore all’Innovazione e promozione del sistema locale Roberto Guerzoni, è stata presentata una pregiudiziale da parte di Fi – Pdl che chiedeva il rinvio della discussione, ma è stata bocciata dall’aula con il voto favorevole di An – Pdl e Fi – Pdl, e il voto contrario della maggioranza e dell’indipendente Achille Caropreso.
Secondo il consigliere di Modena a Colori Baldo Flori “non è possibile valutare le novità in sé, ma solo in relazione al contesto. E’ necessario cambiare non si può rimanere fermi. Sembra di rivedere un film già visto, con qualche accelerazione ma non sufficiente. Non è il film che vogliamo vedere”. Per Flori va ritoccato “il rapporto di sudditanza o dipendenza verso Bologna”. E, soprattutto, andavano coinvolte “le forze produttive del territorio. Così la gestione è solo e soltanto in mano pubblica e non basta una redistribuzione interna dei pesi”.
Per Dante Mazzi di Fi – Pdl, la delibera rappresenta un “atto per svincolarsi dalla Finanziaria, che stabilisce che non si possono avere determinati tipi di partecipazioni. Credo sia un’elusione con problemi tecnici e politici”. A questo, secondo Mazzi, va aggiunto che “non si possono portare avanti proposte senza presentare tutta la documentazione necessaria”. In più “noi siamo succubi di Bologna Fiere. Per accorciare la catena si doveva ragionare sull’entrare direttamente nella società bolognese: così non siamo né carne né pesce”.
“Anche Modena ha qualche carta da giocare” ha affermato Mara Masini del Pd. “E’ molto importante superare il limite di contenitore di eventi fieristici. Anche con marchi in proprietà è comunque necessario fornire una serie di servizi di qualità”. Secondo la consigliera, poi, “per investire sui marchi occorrono risorse finanziarie, che si reperiscono tramite terzi o soci. Modena e il suo polo fieristico avranno successo solo con un sistema a rete, con una sana e corretta integrazione e collaborazione e concordando il calendario in modo da evitare sovrapposizioni nello stesso settore”.
Il consigliere Ivo Esposito di Fi - Pdl ha espresso dubbi sull’operazione: “Quello di Modena con Bologna Fierimpresa è un esperimento già fatto che è stato un fallimento. Il marketing territoriale va fatto con i soggetti giusti. Qui si è messo il pubblico: non c’è la volontà di investire sul mercato, ma di collocarsi”. Il consigliere azzurro invita a imparare “da Bologna che non ci deve essere sempre il pubblico dietro alle scelte. Perché industriali e commercianti modenesi non sono soggetti attivi in questo progetto? Questo sarebbe un investimento sul futuro”.
Il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha espresso soddisfazione “per l’accordo, che arriva a conclusione di tanto lavoro. Modena Esposizioni ha bisogno di essere inquadrata nella logica di sistema per competere in ambito nazionale ed europeo”. La società di Bologna Fiere, ha affermato il primo cittadino, “è partecipata dalla regione Emilia Romagna e da numerosi organismi che fanno riferimento ai territori sia di Bologna che di Modena. Questo spiega l’operazione che abbiamo compiuto: creare una rete stretta con Bologna, ma che valorizzi le nostre peculiarità”. Per ciò che riguarda la progressiva scomparsa di Promo nella compagine societaria, Pighi, ha spiegato che “dopo aver adempiuto al suo compito ora Promo riconsegna le sue quote”, e che “è oggi più coerente una partecipazione al capitale piuttosto che in spesa corrente. Questa operazione aggiorna la nostra partecipazione a tale realtà e mi sarei per questo aspettato un’approvazione unanime”.
Nella sua replica l’assessore ha sottolineato come “l’attività fieristica modenese e la sua capacità di evolversi ha un impatto positivo. Abbiamo un 3,5 % di effetto volano sull’indotto”. Guerzoni ha ricordato, inoltre, l’acquisto di Modena Esposizioni del 50% di Skipass, che ha permesso di impedire che in futuro la manifestazione venga spostata in altre sedi: “La sfida avviene a questo livello, dovremo cimentarci su alcuni nuovi marchi. Non possiamo competere con realtà fieristiche dalle metrature molto differenti rispetto alla nostra, richiederebbe un investimento in infrastrutture espositive impossibile”. Sulla compagine esclusivamente pubblica di Modena Esposizioni, Guerzoni ricorda che “a differenza di Bologna, Rimini è totalmente frutto di investimenti pubblici”, ma comunque “non ci chiudiamo neanche ai soci: c’è ancora un 5% in cui se i privati vogliono possono inserirsi”. Con l’uscita di Promo, poi, per l’assessore “si toglie una scatola cinese. Non eludiamo la Finanziaria, al contrario”.
Durante la sua dichiarazione di voto, il consigliere Dante Mazzi ha ribadito che per lui “era questo il momento opportuno per coinvolgere i privati. Solo quando vedrò privati interessati e un numero di partecipanti maggiore vedrò il fare sistema”.

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