02/07/2008

3 LUGLIO, INCONTRO SULLA FONDAZIONE PER LE VITTIME DEI REATI

Un appuntamento per conoscere le attività dell'istituzione presieduta da Sergio Zavoli
La Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati è ormai attiva sul territorio dal 12 ottobre 2004 e il Comune di Modena ha organizzato un incontro per spiegare ai cittadini le sue attività e i risultati ottenuti fino ad oggi. Il 3 luglio dalle 16.00 in poi nella sala conferenze della Circoscrizione 1 (piazza Redecocca, 1) si parlerà di violenza contro le donne e dei piani strategici delle istituzioni territoriali per prevenirla e saranno presentati i dati dell’indagine Istat condotta sul tema della sicurezza delle donne in Emilia Romagna. All’incontro parteciperà Palma Costi, assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Modena, che illustrerà il piano strategico provinciale. “Uno dei punti qualificanti del piano provinciale contro la violenza è l’assistenza alle vittime per accompagnarle nei momenti difficili che seguono il reato” afferma l’assessora Costi “ ma accoglienza e assistenza efficaci richiedono fondi e in questo contesto l’importante attività di sostegno della Fondazione è un tassello necessario”. Tra gli interventi previsti anche quello di Eugenio Arcidiacono, referente delle attività statistiche del servizio politiche per la Sicurezza della Regione Emilia Romagna, che illustrerà i risultati dell’indagine Istat e Vilma Ecchia, direttrice della Fondazione Emiliana Romagnola per le vittime dei reati, che spiegherà al pubblico come opera l’istituzione e i risultai ottenuti dall’inizio delle attività. Simona Arletti, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Modena, avrà il compito di chiudere la giornata facendo il punto sulla “Sicurezza vista al femminile”. “Le donne vivono il tema sicurezza con una sensibilità diversa, come testimoniano recenti indagini del nostro ufficio ricerche” sottolinea l’assessora Arletti “per loro è più legata ad altre sicurezze come la salute, il lavoro. Le donne poi subiscono spesso in silenzio violenze domestiche di diverso tipo come maltrattamenti, ricatti o pressioni psicologiche, che occorre far uscire allo scoperto per poterle combattere. La Fondazione è uno strumento di aiuto alle vittime che si aggiunge alla rete dei servizi di sostegno alle donne che subiscono violenza”.
La Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati è nata nel 2004 e riunisce tra i soci fondatori i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, le Province e i Comuni Capoluogo della regione. L´idea di partenza è stata quella di creare un sostegno che desse aiuto immediato alle vittime dei crimini di maggiore gravità con un intervento rapido, spesso in denaro, per alleviare lo choc causato dall’evento. Nel 2007 le richieste accolte sono state 15 facenti riferimento ai seguenti reati: cinque omicidi, due violenze sessuali e otto violente aggressioni. Complessivamente sono stete aiutate 26 persone tra vittime e familiari: due uomini, tredici donne e undici minori. I contributi erogati sono stati pari a 185.500 euro e sono stati utilizzati per il sostegno psicoterapeutico, per le cure mediche riabilitative e ricostruttive, per le spese e/o perizie legali particolarmente onerose, per il sostegno scolastico, per le utenze, gli affitti o mutui per la propria abitazione e per il sostentamento economico del nucleo familiare.
La Fondazione interviene su richiesta del sindaco del Comune dove si è consumato il reato, o di quello di residenza della vittima. La decisione spetta al Comitato dei Garanti che, dopo un attento esame della richiesta, ne verifica la coerenza con le finalità della Fondazione definite nello Statuto e stabilisce modi e forme dell’aiuto.

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