16/07/2008

I DIECI ANNI CHE CAMBIERANNO IL VOLTO DEL POLICLINICO DI MODENA

Razionalizzazione dei percorsi, comfort alberghiero, parcheggi, nuove realizzazioni
Una nuova palazzina per gli Uffici tecnico - amministrativi, uno stabile destinato ai La-boratori, un nuovo Pronto Soccorso con accesso diretto da via Campi. Nuovi parcheggi al posto dell’attuale Poliambulatorio, che verrà abbattuto, così come il Corpo L che ha manifestato problemi statici. Senza contare il parcheggio Aci e la realizzazione di una nuova area commerciale. Una vera e propria riorganizzazione urbanistica e la ridistribuzione degli spazi interni, con le degenze nel monoblocco centrale, gli ambulatori a ovest, e Pronto Soccorso, Terapie intensive, Blocco tecnologico e Laboratori a est. A quarantacinque anni dalla sua inaugurazione il Policlinico di Modena decide di rifarsi il look, ripensando i propri spazi alla luce delle tante novità intervenute dagli anni ’50 ad oggi.
Il Policlinico continua a essere un punto di riferimento per l’assistenza e la cura dei modenesi e non solo, ma per crescita urbana e per quantità di prestazioni offerte è diventato uno snodo nevralgico di tutta la mobilità interna alla città e che gravita su di essa. Da qui l’esigenza di mettere mano al Piano Urbanistico (Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica, PPIP) dell’area, che si estende per 296.000 mq, di cui 55.400 coperti da edifici, muovendo – innanzitutto – dall’intento di non alterare l’attuale equilibrio fra verde ed edificato, contenendone, al contrario, attraverso operazioni di abbattimenti e di nuova costruzione l’espansione, fino ad arrivare a un’occupazione complessiva di suolo di 53.600 mq.
La filosofia dell’operazione si articola su alcuni punti principali: la riorganizzazione per aree omogenee delle attività assistenziali, in modo da concentrarle nel corpo centrale della struttura (cuore clinico) e negli edifici a esso collegati (blocco operatorio, padiglione Beccaria, Malattie infettive, Nefrologia e dialisi); il completamento della ristrutturazione dell’area degenze, con l’obiettivo di portare tutte le stanze a uno standard alberghiero di due posti letto con servizi igienici all’interno e comfort adeguati; la completa messa a norma dei laboratori e il raggiungimento della piena rispondenza alla normativa antisismica con soluzione dei problemi statici; l’abbattimento del Corpo L e del Poliambulatorio; la ridefinizione degli accessi al Policlinico con separazione dei parcheggi pubblici da quelli riservati ai dipendenti.
“L’obiettivo finale di questo Piano Urbanistico – dice il Direttore Generale del Policlinico di Modena, dottor Stefano Cencetti – è di sistemare il Policlinico in maniera tale da renderlo rispondente alle norme per l’accreditamento delle strutture ospedaliere, superando quelle situazioni di inadeguatezza agli standard qualitativi richiesti dalle vigenti normative: via le camere con tre o più letti, o senza servizi igienici; messa a norma dei laboratori e pieno rispetto della normativa antisismica con la soluzione dei problemi statici noti da anni per alcune strutture. Si tratta di un progetto articolato e ambizioso che ha lo scopo di razionalizzare la gestione e l’interazione delle tre anime dell’ospedale (assistenziale, didattica e di ricerca) modernizzando il comfort dei suoi ambienti e razionalizzando l’allocazione di degenze, uffici, laboratori e parcheggi”. I frutti si potranno cogliere nel loro complesso solo al termine dei lavori, che dureranno verosimilmente una decina d’anni ma con un impegno notevole per realizzare le opere principali entro l’anno 2013, cinquantenario dell’inaugurazione del Policlinico. “L’impegno economico, che stiamo definendo dettagliatamente in queste ore – conclude il dottor Cencetti – sarà notevole e auspichiamo che accanto ai finanziamenti pubblici il Policlinico di Modena possa contare sulla collaborazione delle forze economiche ed imprenditoriali della Città e sulle associazioni del volontariato”.
Il progetto è stato approvato in Consiglio comunale lunedì 14 luglio. Ora si attende l’autorizzazione della Provincia per la Vas (Valutazione ambientale strategica), ed entro ottobre il Piano tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva.
“E’ un Piano che consente di riorganizzare e riqualificare il Policlinico universitario mettendo a disposizione della città un ospedale moderno, in grado di rispondere ai bisogni dell’utenza per i prossimi decenni” commenta l’assessore alle Infrastrutture e all’Urbanistica del Comune di Modena Daniele Sitta. “Abbiamo posto grande attenzione agli aspetti della mobilità – prosegue – con accessi separati per funzioni, un forte ampliamento dei parcheggi e una grande attenzione alle forme di mobilità diverse, come biciclette e trasporto pubblico, rispetto alle quali l’investimento infrastrutturale sarà particolarmente significativo”.
“La decisione di procedere a una revisione complessiva dell’assetto interno al Policli-nico – commenta il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Gian Carlo Pellacani – è pienamente condivisa dall’Ateneo e accoglie avvertite esigenze non solo di carattere assistenziale, ma anche didattiche dei nostri studenti e scientifiche dei nostri docenti. Dopo la sua approvazione si tratterà di accelerare e dar corso da parte di tutte le istituzioni che partecipano alla Conferenza territoriale agli impegni sottoscritti nel 2004, perché il Policlinico sia messo nelle condizioni di esprimere al meglio le sue potenzialità di eccellente polo regionale di cura e di ricerca”.
“Il Piano Urbanistico dell’area interna al Policlinico – dichiara il professor Aldo Tomasi, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – rappresenta un deciso passo avanti nella soluzione dei problemi che in questi anni hanno soffocato lo sviluppo delle nostre attività. In particolare, la nuova Palazzina dei laboratori, gli spazi didattici che verranno recuperati e la definizione funzionale del monoblocco centrale per ambulatori e attività assistenziali consentono di seguire la crescita che si è avuta in questi quarantacinque anni della popolazione studentesca e medica. Di tutto questo i primi a trarre beneficio saranno proprio i malati e i cittadini che potranno contare non più solo su professionisti capaci e affermati ma su una struttura finalmente adeguata agli standards qualitativi raggiunti dal più importante ospedale modenese”.

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