02/04/2009

NO ALL'INNO NAZIONALE ALL'INIZIO DELLE SEDUTE DI CONSIGLIO

Lo ha deciso il civico consesso respingendo una proposta di Celloni (Pop. liberali)

Il Consiglio comunale di Modena non eseguirà l’inno nazionale all’inizio delle proprie sedute. L’aula ha infatti respinto, con il voto contrario di maggioranza e Lega e il voto favorevole di An, Forza Italia e Popolari liberali, una mozione presentata dal consigliere dei Popolari liberali Sergio Celloni. Prima della votazione, Sergio Celloni ha chiesto di emendare la propria mozione sostituendo la proposta di suonare l’inno a ogni seduta con quella di suonarlo in occasioni solenni. A favore dell’emendamento hanno votato Popolari per il centrosinistra, Popolari Liberali e Forza Italia, astenuta An, contrari Lega e maggioranza.
Sergio Celloni si è soffermato sull’importanza dell’inno nazionale “per sottolineare il valore istituzionale della seduta”. Mauro Manfredini, Lega, ha detto: “l’inno nazionale non viene eseguito in alcun posto istituzionale. A noi non da fastidio l’inno in sé, ma solamente due parole: schiava di Roma. Se non ci fossero quelle noi saremmo i primi a cantare a squarciagola”. Michele Barcaiuolo, An, ha affermato: “questa mozione meritava un’attenzione maggiore. Io sarei molto favorevole ad iniziare la seduta con l’inno nazionale. L’identità è un segno distintivo per una comunità e credo che questo tributo non potrebbe che essere positivo”. Andrea Galli, An, ha aggiunto: “oggi la bandiera, l’esercito e l’inno nazionale sono valori condivisi, al di là che voi decidiate o meno di votare questa mozione. Perfino il consigliere Manfredini riconosce questo valore, nonostante il grande risultato politico del federalismo fiscale”. Maurizio Dori, Pd, ha ricordato che “ogni riunione ufficiale del Partito democratico si apre con l’inno nazionale”. Ha poi chiesto quanti, tra i colleghi, conoscessero la seconda strofa dell’inno nazionale. “Penso che ciascun consiglio comunale possa avere la propria autonomia – ha concluso: noi siamo favorevoli a questo inno ma non desideriamo sia proposto in questa aula”. Antonio Maienza, Ppl, ha sostenuto che “l’inno deve essere suonato nelle occasioni particolari, ma non ogni giorno. Ad esempio, nel calcio si suona soltanto quando gioca la nazionale, non a tutte le partite”. Olga Vecchi, Fi-Pdl, ha dichiarato: “proprio per l’importanza, la bellezza e il significato istituzionale del nostro inno, sono preoccupata che suonarlo all’inizio, con solo due o tre presenti, possa sminuirlo. Andrebbe fatto all’appello garantendo una presenza adeguata”. Ivo Esposito, Fi-Pdl, ha affermato: “proprio oggi che è stato presentato il Gonfalone del Comune di Modena credo dovremmo recuperare il valore simbolico anche dell’inno nazionale e della nostra bandiera. Sarebbe bello avere ogni tanto l’orgoglio della nostra appartenenza”.
 

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