29/09/2009

DIRITTO DI ASSEMBLEA GARANTITO ANCHE AL SULPM

La decisione della giunta in attesa di un parere richiesto all'Agenzia per la rappresentanza negoziale. Il Sindaco sottolinea la specificità della situazione locale

“L’accesso alla bacheca sindacale e soprattutto il diritto di assemblea in orario di lavoro saranno garantiti anche al Sulpm, in attesa che l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale della Pubblica Amministrazione) risponda ad uno specifico quesito, posto dall’Amministrazione comunale di Modena, sulle condizioni di mantenimento delle prerogative sindacali ”. Lo ha sostenuto il Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di oggi in municipio, presenti anche gli assessori Marcella Nordi e Antonino Marino, rispettivamente con delega alle risorse umane ed alla polizia municipale.
La questione è complessa ed è stata riassunta dal Sindaco in apertura di conferenza stampa. Il Sulpm non è attualmente tra i sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale; ciò comporta, sulla base di quanto stabilito da norme e contratti, che perda alcune prerogative e tra queste anche l’impiego delle bacheche sindacali e la possibilità di promuovere autonomamente assemblee in orario di lavoro, mentre questa possibilità rimane nell’ambito dell’RSU, la rappresentanza sindacale unitaria, di cui il Sulpm continua a far parte a pieno titolo. Il Sulpm, infatti, è sindacato largamente maggioritario nell’ambito della Polizia Municipale.
In prima battuta il Comune di Modena si è limitato ha comunicare al Sulpm questa muova condizione, per altro confermata anche da diverse sentenze della Corte di Cassazione. Il sindacato in questione ha risposto prima con la richiesta di un’assemblea e cioè una delle prerogative venute a cadere, poi con l’invio di una diffida a termini di legge. A queste richieste il Comune non poteva che rispondere da un lato attenendosi alle disposizioni normative (quindi non autorizzando l’assemblea in orario di lavoro) e dall’altro acquisendo un parere legale da parte dell’avvocatura civica.
“Posta la regolarità dei passaggi formali -ha detto il Sindaco- è la politica che deve cercare una soluzione razionale ad un problema che a Modena presenta una sua netta specificità. Ci troviamo di fronte ad un paradosso: il sindacato della Polizia Municipale maggiormente rappresentativo a Modena non può chiedere lo svolgimento di un’assemblea retribuita, mentre potrebbe farlo un altro sindacato, magari rappresentativo a livello nazionale, ma senza o comunque con pochi iscritti a livello locale. La regola generale -ha sostenuto il Sindaco- funziona se nazionale e locale presentano una situazione tutto sommato simmetrica, mentre entra in crisi se le condizioni divergono completamente come nel caso di Modena.
Per questo -ha proseguito Pighi- abbiamo deciso di chiedere un parere specifico, non teorico, ma basato sugli elementi reali che definiscono la situazione modenese. Intanto il Sulpm continuerà a vedere garantito il diritto di assemblea e, ovviamente, anche l’utilizzo della bacheca sindacale. A questo risultato -ha concluso il Sindaco- probabilmente saremmo giunti anche prima se il Sulpm, invece che una diffida, avesse inviato una semplice richiesta di incontro”.
 

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