16/06/2010

"DALLE CONCESSIONI EDILIZIE UN MILIONE E MEZZO IN MENO"

L'assessore Sitta ha risposto ad un'interrogazione in Consiglio di Rossi (Lega nord): "Rispetto al 2008 diminuiti del 30% gli incassi derivanti dagli oneri"

“Gli incassi comunali derivanti dalle concessioni edilizie e dalle attività edili che si svolgono sul territorio comunale, aggiornati al mese di maggio di quest’anno, sono pressappoco sugli stessi livelli dello scorso anno, anche se potrebbero diminuire nella seconda parte dell’anno”. Lo ha detto l’assessore alla Pianificazione territoriale Daniele Sitta, rispondendo all’interrogazione “Risorse in calo per concessioni edilizie”, presentata nella seduta consiliare di lunedì 14 giugno dal consigliere della Lega nord Nicola Rossi.
“La Giunta, in sede di bilancio, ha scelto di utilizzare per spesa corrente un’alta percentuale degli incassi derivanti da oneri di concessioni edilizie – ha detto Rossi - una scelta legittima ma contestabile, perché basata su incassi non programmabili. Visto che nel primo trimestre 2010 gli incassi sono stati di un milione 900 mila euro, cioè 300 mila in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e considerato che speriamo quest’anno non si proceda alla cementificazione della città, come si pensa di compensare ai mancati incassi?”, ha chiesto il consigliere.
“Il dato più preoccupante – ha risposto Sitta - è che rispetto al 2008 gli incassi per oneri da concessioni edilizie sono in calo di circa il 30 per cento, vale a dire un milione 400 mila euro in meno rispetto alla normalità rappresentata da quell’anno. Tutto ciò comporterà difficoltà per la spesa corrente, poiché, sebbene gli incassi delle concessioni edilizie debbano essere utilizzati interamente per gli investimenti, è un dato di fatto che da anni finiscono in spesa corrente. Anche nei tempi migliori, quando gli incassi ammontavano a 16 milioni di euro, solo la metà erano destinati a investimenti”.
Vittorio Ballestrazzi (Movimento 5 stelle) ha chiesto la trasformazione in interpellanza e ha detto: “L’argomento è delicato sia per i bilanci comunali che per l’ambiente. Il bilancio preventivo del Comune evidenziava che oltre il 70 per cento degli oneri per concessioni edilizie andava in spese correnti; noi rileviamo anche un’altra anomalia: pensiamo che il territorio sia un bene finito e che occorra smettere di cementificare, cioè di sprecare territorio agricolo e urbanizzabile”. Anticipando un’eventuale replica da parte dell’assessore, basata sul fatto che il Comune sta ancora attuando il Piano regolatore generale trasformato in Piano strutturale comunale nell’89 e quindi non usa ulteriore territorio, Ballestrazzi ha ribadito: “L’errore di fondo è che già nell’89 si era previsto un eccessivo consumo del territorio”.
Nicola Rossi (Lega nord) si è detto “soddisfatto perché l’assessore riconosce il problema, ma assolutamente non soddisfatto delle soluzioni prospettate”. E ha aggiunto: “Sitta non ha accennato a una migliore gestione delle risorse e ai tagli da fare per far fronte alla situazione determinata dai minori incassi e dai mancati trasferimenti statali; occorre invece rimboccarsi le maniche e fare un’azione rigorosissima di tagli degli sprechi”.
In sede di replica, l’assessore alla Pianificazione territoriale ha precisato: “E’ un errore utilizzare gli oneri di concessione in spesa corrente, ma tutti i Comuni italiani sono da anni costretti a farlo a causa del taglio dei trasferimenti statali. In realtà gli oneri sono solo una parte delle risorse utilizzate per gli investimenti e molti Comuni barattano territorio per avere servizi. D’altra parte, 20 milioni di euro tagliati in 3 anni non li recuperiamo risparmiando sulle fotocopie o spegnendo prima la luce: sarebbe invece necessario fare un fronte comune”. Infine, Sitta ha sottolineato: “Non stiamo cementificando, ma solo dando una casa in aree Peep a chi non ce l’ha. E la casa è un diritto”.
 

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