24/05/2010

SI' A 600 ALLOGGI PEEP E 561 ABITAZIONI DI INIZIATIVA PRIVATA

Il Consiglio ha approvato la variante al Piano operativo comunale e al Regolamento urbanistico edilizio. Previsto anche l'ampliamento degli stabilimenti di 9 imprese

Il Consiglio comunale di Modena dice sì a 600 alloggi Peep, 561 abitazioni di iniziativa privata e all’ampliamento degli stabilimenti produttivi di nove imprese. Sono questi i principali contenuti della variante al Piano operativo comunale e al Regolamento urbanistico edilizio presentata in Aula dall’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta e approvata con voto favorevole del Pd e con l’astensione di Sinistra per Modena, assenti dall’aula al momento del voto le altre forze politiche. Approvato anche l’ordine del giorno del Pd (con il voto favorevole di Pd e Sinistra per Modena) che impegna la Giunta ad attivare percorsi di informazione e partecipazione, con le modalità ritenute opportune, prima di definire l’intervento nell’area dell’ex campo Cesana e del Piano particolareggiato relativo all’area di via Cannizzaro. Respinti invece l’emendamento della Lega nord (ha votato a favore solo il Movimento Modena 5 stelle, contrari Pd e Sinistra per Modena) e quelli di Modena 5 stelle (oltre a Modena 5 stelle, ha votato a favore del primo emendamento relativo a via Cannizzaro e al terzo sul Campo Cesana Sinistra per Modena), con i quali si stralciavano dalle aree di intervento rispettivamente quella di via Cannizzaro, via Sghedoni, di Campo Cesana e di via San Cataldo. Prima del dibattito sulla delibera è stata, inoltre, votata e respinta (favorevoli Pdl, Lega nord, Udc, Modena a 5 stelle e Idv, contrari Sinistra per Modena, Pd e Movimento per le autonomie) la richiesta di rinvio del dibattito e della votazione sulla variante, presentata ai sensi del regolamento comunale dal consigliere Vittorio Ballestrazzi dopo la raccolta di 1100 firme tra gli abitanti della zona “per permettere a comitati, associazioni e cittadini di realizzare una istruttoria pubblica”.
Nel dettaglio, dei 600 alloggi Peep 100 derivano dallo sblocco degli interventi di via Negrelli e 500 sono relativi a un nuovo piano straordinario che prevede per il 40% l’affitto con canoni agevolati. Gli altri interventi residenziali sono, per quasi 400 alloggi, il risultato della risposta positiva del Comune a 68 privati cittadini e imprese che hanno chiesto di poter procedere sulle loro proprietà e, per un altro centinaio, il frutto della valorizzazione di aree proprietà comunale. “Le nove imprese che hanno chiesto di poter ampliare i propri stabilimenti produttivi, in questa difficile situazione economica, stanno coraggiosamente investendo per garantire e aumentare l’occupazione”, ha spiegato l’assessore Sitta presentando la delibera. “Dagli accordi di pianificazione della variante e dalla valorizzazione delle aree di proprietà comunale deriveranno risorse per la collettività stimabili in oltre 12 milioni di euro – ha proseguito – decisivi per sostenere il piano di investimenti del Comune dei prossimi due anni, bloccato dalle assurde norme del Patto di stabilità, ma anche dal drammatico calo di entrate causato dalla crisi”. Per l’assessore, quindi, la variante rappresenta “un sostegno all’economia, all’occupazione e al problema casa, con particolare attenzione all’affitto sociale”. Sitta ha inoltre lamentato le lungaggini delle procedure, rinviando il tema della semplificazione a un tavolo di confronto successivo, e ha ricordato che delle 95 osservazioni presentate al Piano (di cui 44 fuori termine, ma comunque esaminate), 51 sono state accolte. “Questo Piano casa straordinario è l’unica risposta concreta possibile al bisogno molto sentito di abitazioni a prezzi e canoni calmierati”, ha aggiunto. “Nei comparti in costruzione arrivano domande di 10-15 volte superiori al numero di abitazioni che possono essere messe a disposizione”. Le preoccupazioni degli abitanti di via Canizzaro per Sitta “non sono motivate da problemi di edificazione sulle falde acquifere o dall’eccessiva concentrazione abitativa nella zona, che è a norma, ma all’idea di veder costruire altri alloggi vicino alle proprie abitazioni. Dobbiamo garantire alle nuove famiglie il diritto alla casa, così come l’hanno avuto coloro che lì già ci vivono”. I Peep “sono un diritto per tutti”, ha chiosato Sitta.
Prima del dibattito, Nicola Rossi della Lega nord è intervenuto per la minoranza in merito alla richiesta di rinvio della trattazione della variante: “Queste importanti modifiche non sono state adeguatamente discusse”, ha detto. “Oggi cerchiamo di darvi una via d’uscita per registrare tutto quello che è successo. Non amo cavalcare la protesta, ma quando diventa continua e fatta su tutti gli atti dell’Amministrazione diventa un problema strutturale”. Per Paolo Trande, capogruppo del Pd, intervenuto per la maggioranza “la richiesta è la conferma della volontà di fare ostruzionismo. E’ un intento dilatorio che privilegia la tattica di Aula rispetto alle azioni vere che molti cittadini stanno attendendo. Il tempo tecnico per fare una discussione c’era, diverso è il tema del coinvolgimento dei cittadini”.
 

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