10/08/2010

INCENDIO DOLOSO DISTRUGGE AFFRESCO DEL CINQUECENTO

Nella chiesa modenese di san Lazzaro, in via Emilia est, fiamme appiccate quasi certamente da un ladro deluso dal magro bottino di una cassetta per le offerte

Un incendio che ha completamente distrutto un prezioso affresco dei primi del Cinquecento, raffigurante una Madonna col bambino, è divampato questa mattina, intorno alle 10, nella chiesa comunale di san Lazzaro, che si trova a Modena, in via Emilia est, di fronte alla sede del 118.
Secondo una prima ricostruzione dei Vigili del fuoco, le fiamme sono di origine dolosa e potrebbero essere state provocate da uno sconosciuto che, dopo aver forzato un contenitore per le offerte, rivelatosi quasi vuoto, si sarebbe “vendicato” del magro bottino appiccando il fuoco all’affresco montato su una tavola di legno. Le fiamme si sono propagate, a sinistra dell’altare, da un’altezza di circa un metro da terra sino all’ampia cornice che sovrasta il dipinto distruggendo entrambi. L’opera, realizzata dai fratelli Adamo e Agostino Setti nel 1523, rientra nel più ampio ciclo che narra episodi della vita di san Lazzaro.
L’allarme è scattato poco dopo le 10, quando una volontaria del vicino centro del Ceis ha notato del fumo uscire dall’ingresso della chiesa e ha prontamente chiamato i Vigili del fuoco, che si sono recati sul posto con 4 equipaggi e in pochi minuti hanno spento le fiamme provvedendo ad aprire le finestre dell’edificio per evitare che il fumo danneggiasse ulteriormente le opere d’arte. Sul luogo dell’incendio si sono recati anche gli agenti della Polizia municipale e della scientifica della Polizia di Stato, che hanno iniziato un’indagine per scoprire il responsabile dell’accaduto.
La chiesa comunale di san Lazzaro è ciò che resta del lebbrosario edificato alla fine del XII secolo a est di Modena. Il volto attuale dell’edificio, di piccole dimensioni e a navata unica, è ancora in buona parte il risultato di un riassetto compiuto negli anni Venti del XVI secolo. Dopo i restauri degli anni Sessanta del Novecento, un nuovo intervento conservativo è stato da tempo predisposto dal settore Lavori pubblici del Comune, che ha già effettuato sondaggi e carotaggi per una prima campagna diagnostica. Il restauro, previsto per l’autunno di quest’anno, è slittato al prossimo per ragioni finanziarie e per i tempi di approvazione della Soprintendenza.
 

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