09/08/2010

QUATTRO SERE IN POMPOSA CON CANTI E BALLI TRADIZIONALI

Dal 10 agosto alle 21.30 appuntamenti con i Viulàn, le Mondine di Novi, i Balarein d'la Ligèra e i Suonabanda, e le Pive nel Sacco. Bancarelle "bio" tutti i martedì

Le sere dei martedì di agosto alla Pomposa, a partire da domani, martedì 10 agosto, e sempre alle 21.30, sempre a ingresso gratuito, saranno all’insegna della riscoperta delle tradizioni musicali modenesi tra la città, le campagne e i monti dell’Appennino. Dopo aver ospitato in luglio le serate del blues, la piazzetta del centro storico sarà teatro di canti, musiche e balli grazie alla rassegna “Tradizioni in Pomposa”, organizzata nell’ambito dell’Estate modenese del Comune, grazie alla collaborazione di un esperto del folclore locale come Gino Pennica dell’associazione culturale “La Pomposa”.
Il calendario delle serate si apre martedì 10 agosto con i “Viulàn”, da oltre quarant’anni impegnati nel recupero dei canti tradizionali dell’Appennino e nella loro riproposta in chiave originale, con l’accompagnamento di chitarre e strumenti a plettro. Il martedì successivo, 17 agosto, sul palco salirà il “Coro delle Modine di Novi”, folto gruppo di canterine della “bassa” che, a dispetto dell’età, comunicano una prorompente vitalità. Hanno vissuto la dura esperienza del lavoro in risaia, che ora trasmettono instancabili, con i loro canti di amore per la giustizia e la libertà.
Martedì 24 agosto arrivano in Pomposa i “Balarein dla Ligèra” e “Suonabanda”. La prima è la compagnia di ballo che coinvolge il pubblico con gli antichi balli saltati e staccati dell’Emilia, tramandati oralmente di generazione in generazione e raccolti in trent’anni di ricerche; i Suonabanda sono esecutori e ricercatori delle musiche di accompagnamento, in uso prima dell’avvento del liscio.
Si chiude martedì 31 agosto con le “Pive nel Sacco”, musica antica e di tradizione popolare al suono della piva, la versione emiliana dell’antichissimo strumento, salvato dall’oblio e reinserito nella grande famiglia delle cornamuse europee. Il repertorio evidenzia i rapporti di scambio tra la musica di tradizione orale e quella di tradizione colta.
“L’Estate modenese continua ad offrire occasioni di scoperta di generi musicali legati al nostro territorio e certamente al di fuori dei circuiti commerciali e dei mass media, ma non per questo meno graditi e interessanti”, sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Roberto Alperoli. “Dobbiamo la qualità della nostra proposta alle competenze e ai saperi di persone come quelle dell’associazione La Pomposa”.
“Le quattro serate di concerti e balli – spiega il curatore Gino Pennica - vogliono essere anche l’occasione per far conoscere il libro ‘Con la guazza sul violino’, scritto a più mani dai gruppi attivi nel recupero delle tradizioni musicali nella provincia di Modena, un patrimonio culturale da non disperdere e senz’altro da valorizzare”. Il volume, a cura di Fabio Bonvicini, pubblicato dalle edizioni SquiLibri nel 2009, è stato promosso dalla Provincia, dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena e dall’associazione culturale “Il Ponte”.
Nei quattro martedì sera di “Tradizioni in Pomposa” le bancarelle degli operatori del mercatino “Bio Pomposa” saranno in piazza fino alle 23.30.
 

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