22/11/2011

TRASPORTI PER ANZIANI E DISABILI PER 1,4 MILIONI DI EURO

Il Consiglio ha approvato senza voti contrari tre delibere che riorganizzano il servizio

Sono tre le delibere approvate nella seduta di lunedì 21 novembre dal Consiglio comunale di Modena che riorganizzeranno il servizio di trasporto degli anziani non autosufficienti ai centri diurni, oltre che dei disabili diretti sul posto di lavoro o ai centri semiresidenziali. Per il triennio 2012-2015 il servizio sarà assegnato con tre diversi appalti per complessivi 1 milione 400 mila euro.
“La novità maggiore è che si passa da un’organizzazione suddivisa in trasporti con o senza accompagnatore a una gestione in rapporto al luogo di destinazione, per consentire di razionalizzare ulteriormente i servizi e migliorare la sinergia delle attività”, ha detto l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti presentando le delibere che hanno avuto l’ok di Pd, Idv, Udc, Mpa e Modenacinquestelle.it, mentre il Pdl si è astenuto.
Gli atti di indirizzo sono stati discussi congiuntamente. Il primo riguarda l’accompagnamento di persone disabili ai centri semi-residenziali Tintori, Iride e Pisano, con l’obiettivo di garantire la mobilità a persone adulte che non possono usufruire dei trasporti pubblici e privati, pur avendo la necessità di raggiungere il luogo dove svolgono le attività socio-riabilitative. Gli utenti sono affetti da disabilità grave motoria, cognitiva e sensoriale e la famiglia non è in grado di provvedere autonomamente. Il trasporto inizia dentro casa e si conclude all’interno del centro e viceversa; gli attuali utenti sono 41.
La seconda delibera è rivolta ai 32 utenti del trasporto al lavoro: “prevalentemente disabili motori o sensoriali – ha spiegato l’assessore - che senza questo servizio non potrebbero svolgere attività lavorativa e vedrebbero pertanto fortemente compromessa la propria autonomia e dignità”.
Infine, il servizio di trasporto rivolto agli anziani garantisce la mobilità alle 65 persone che frequentano i centri diurni San Giovanni Bosco e Vignolese, a gestione diretta del Comune, e lo Spazio anziani di via Vaciglio e non possono usufruire dei trasporti pubblici. Gli utenti dei centri diurni hanno bisogno di accompagnatore, perché soffrono spesso di patologie che compromettono l’orientamento
Nel dettaglio, i fondi a disposizione per il triennio (tutti Iva esclusa) sono di 432 mila euro per il servizio di trasporto di disabili ai centri semiresidenziali, 330 mila euro per il trasporto dei disabili ai luoghi di lavoro, 587mila euro per il trasporto di anziani non autosufficienti ai centri diurni e allo Spazio anziani.
L’affidamento dei servizi avverrà con procedura negoziata con lettera d’invito ad almeno cinque ditte, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Tra i requisiti necessari per partecipare ci sono: l’avere realizzato nel triennio precedente un servizio analogo a quello oggetto della gara, il rispetto dei contratti nazionali di lavoro, la tutela delle norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e dei lavoratori diversamente abili, l’impegno ad attivare una sede operativa a Modena in caso di vittoria. Resta in capo al Comune il ruolo di coordinamento e controllo del servizio rispetto agli accessi delle persone e al rapporto con le imprese esecutrici. L’Amministrazione comunale si riserva inoltre la possibilità di interrompere il contratto senza indennizzi, trascorso il primo anno, dopo una verifica dell’andamento dell’attività.
In conclusione di dibattito Francesca Maletti ha anche sottolineato la necessità da parte del Comune che è garante del servizio “di porre dei paletti anche per partecipare alla gare d’appalto come elementi di garanzia, per il carattere di fragilità dell’utenza. Dobbiamo garantire che i mezzi siano validi per non lasciare anziani e disabili in mezzo alla strada, inoltre sono utenti che hanno bisogno di continuità del personale che li trasporta e di particolare attenzione”, ha concluso.

 

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