25/11/2011

VIOLENZA SULLE DONNE, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi dei gruppi consiliari e degli assessori nella seduta tematica

Nel dibattito consiliare di giovedì 24 novembre, nella seduta speciale dedicata alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per la maggioranza è intervenuto per primo Federico Ricci, Sinistra per Modena. Ha parlato di “un fatto politico molto importante, nel quale la demonizzazione del carnefice non ci aiuta a capire. L’obiettivo di combattere la violenza alle donne è così impegnativo che una vita non basta, ma bisogna continuare a perseguirlo convintamente, rinnovando l’impegno già espresso nel protocollo d’intesa e nel patto per Modena sicura”. Claudia Codeluppi, Pd, ha evidenziato che “l’Italia è 74esima nel mondo per parità tra uomini e donne. La violenza - ha detto - uccide più del cancro e degli incidenti stradali, è una piaga sociale come la morte sul lavoro e la mafia. Il protocollo d’intesa siglato è fondamentale per aiutare le vittime a sottrarsi dagli aguzzini, sostenendo anche i colpevoli che cercano di rintracciare le origini della loro violenza”.
Per l’opposizione, il primo intervento è stato di Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it. “Mi hanno particolarmente colpito – ha affermato il consigliere – le proposte di soluzioni alternative in materia di mantenimento dei figli e divorzio. Ballestrazzi ha poi citato il protocollo del 2007 tra Prefettura, Provincia, Comuni e associazioni, e il Patto per Modena sicura, promettendo “un’interrogazione per verificare i risultati”. Sergio Celloni, Mpa, ha rimarcato l’importanza di “condannare qualsiasi tipo di violenza con pene certe ed esemplari, che siano un deterrente: i crimini, specie i più efferati, devono essere contrastati in modo forte. Sarkozy ha messo nel suo programma politico la castrazione chimica contro i reati sessuali e altri paesi che la hanno sperimentata hanno riscontrato un calo dei casi di violenza”. Per Eugenia Rossi, Idv, “la violenza di genere finalmente viene riconosciuta e non soltanto ricompresa tra le violazioni dei diritti umani. Il problema si sta aggravando, è trasversale alle età, ai redditi, alle fasce sociali ed è collegato a una iniqua distribuzione del potere nella società. Il Consiglio di Europa – ha aggiunto – stima in 33 miliardi di euro l’anno i costi della violenza sulle donne, in termini di sanità, forza pubblica, servizi sociali”.
Nicola Rossi, Lega nord, ha dichiarato: “Stiamo parlando di un nemico vigliacco, dietro la porta di casa. Non è detto si tratti di persone che in pubblico hanno atteggiamenti violenti. Anche a Modena purtroppo ci sono fenomeni di questo tipo ed è bene che ci siano azioni pratiche e concrete per la difesa delle vittime e anche per la prevenzione. Almeno su questi argomenti, c’è in quest’Aula una condivisione assoluta”. Per il Pdl è intervenuta Olga Vecchi: “Non credo si debba evidenziare troppo la differenza di genere, ritengo che a volte sia anche controproducente in termini di parità. Ritengo abbastanza fuori luogo - ha aggiunto - la citazione riportata dalla presidente, relativa al processo di Milano, che ha ritenuto le giovani escort parte offesa: erano invece libere di agire come volevano. Non si può infine dimenticare come i flussi migratori spesso portino con sé forme di violenza e sfruttamento sulle donne”.
L’assessore alle Pari opportunità Marcella Nordi ha riepilogato alcuni interventi e risultati: “Abbiamo ottenuto finanziamenti europei che ci hanno permesso di lavorare con 150 ragazzi modenesi e oltre 900 loro coetanei di vari Paesi, con modalità diverse a seconda delle culture. La violenza ha un costo sociale enorme, che sarebbe importante poter contenere”, ha concluso, ringraziando infine le associazioni femminili per il loro lavoro e impegno.
A chiudere la seduta, prima delle votazioni, l’intervento del sindaco Giorgio Pighi: “Questa giornata internazionale si prefigge di mettere in campo un sistema di considerazioni che faccia ordine sulla condizione delle donne in tutto il mondo contemporaneo. Il tema va definito e individuato nella sua realtà, senza pregiudizi xenofobi. È necessario – ha concluso il sindaco – agire sulle vittime e sui colpevoli, in modo da fare loro comprendere cosa significa la violenza, un fatto che spesso matura in maniera esplosiva, sulla base di passioni che si scatenano”.

 

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