04/02/2011

AL VIA IL RECUPERO DEL COMPARTO SAN PAOLO PER 17 MILIONI

L'intervento durerà un paio d'anni ed è frutto di un accordo tra Comune, Provincia, Università e Fondazione cassa di risparmio di Modena, che finanzia i lavori

Sono iniziati i lavori di restauro del comparto San Paolo, che consentiranno di riutilizzare il complesso immobiliare collocato nel cuore del centro storico restituendo alla città alcuni importanti servizi e aprendo nuovi spazi alla fruizione dei cittadini.
Il progetto di recupero degli edifici situati tra via Caselle, via Francesco Selmi e via Camatta, nasce da un accordo tra Comune, Università, Provincia e Fondazione cassa di risparmio di Modena, che finanzierà l’intervento per un importo complessivo di 17 milioni di euro.
Il complesso, che è di proprietà dell’Azienda di servizi alle persone “Patronato Figli del popolo e Fondazione S. Paolo e S. Geminiano”, è dagli anni ’80 in gran parte gestito, in locazione, dal Comune. “Nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale – spiega l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi - il comparto San Paolo dovrà diventare non solo la nuova sede delle scuole comunali e del Centro per le famiglie, ma anche un luogo vivace e frequentato durante la giornata soprattutto da giovani e studenti. Parte dei cortili interni e il punto di ristoro saranno, per questo motivo, liberamente accessibili”.
L’accordo stabilisce che il comparto venga ristrutturato e acquisito in diritto di superficie per 60 anni dai tre enti che lo utilizzeranno, ciascuno nella porzione che gli spetta. Il progetto di recupero prevede di realizzare nell’ala ovest, quella assegnata al Comune, il nuovo Centro per le famiglie, la scuola d’infanzia e il nido che occuperanno diversi piani e avranno un giardino esterno riservato. L’ingresso ai servizi comunali sarà in via Caselle. Nella stessa porzione del complesso saranno ricavati i luoghi per l’accoglienza degli studenti, le sale lettura e il punto di ristoro a cui si accederà da via Selmi.
I cortili interni, Caselle, Leccio e Banano, manterranno l’attuale denominazione e saranno completamente riqualificati; in particolare, per il primo la Soprintendenza ha già approvato il progetto di rifacimento del giardino, ispirato all’orto conventuale che esisteva già nel ‘700.
Nell’ala est, destinata all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, troverà spazio la biblioteca della facoltà di Giurisprudenza a cui si accederà da via Camatta.
Alla Provincia, che già utilizza la chiesa di San Paolo come spazio espositivo, sarà assegnato anche l’ex oratorio. Il cortile del Banano funzionerà come collegamento tra questi luoghi e le limitrofe sale di lettura. Infine, su via Selmi rimarranno gli attuali spazi commerciali.
La convenzione, approvata nel 2008 dal Consiglio comunale di Modena che l’ha votata ad unanimità, prevede che sia l’Amministrazione comunale a coordinare l’intera esecuzione dei lavori, come unica centrale di committenza.
Il cantiere è stato aperto lo scorso dicembre; in questa prima fase si stanno eseguendo gli scavi, mentre in seguito si provvederà al consolidamento, al restauro delle parti architettoniche e alla riorganizzazione degli spazi. La fine dei lavori è prevista per l’estate 2012, poi i locali assegnati dovranno essere allestiti e arredati.


Nota per le redazioni: in allegato si inviano per email fotografie del comparto e le piantine del progetto
 

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