04/02/2011

SICUREZZA IN INTERNET, STUDENTI E GENITORI A LEZIONE

Gli operatori dei Net garage salgono in cattedra per spiegare i rischi della rete

Studenti, insegnanti e genitori a lezione dagli operatori della Rete Net garage per imparare ad usare Internet in modo sicuro e responsabile, sfruttandone le opportunità senza sottovalutare i rischi.
Primo, non fornire dati personali come numero di telefono o indirizzo. Secondo, non utilizzare i tasti che compaiono nelle finestre pop-up, ma chiuderle sempre usando la “x” in alto a destra. Terzo, non rispondere a messaggi che appaiono automaticamente, soprattutto se non se ne comprende appieno il contenuto. Quarto, e più importante, ricordare sempre che i materiali caricati in rete (file, immagini, video) sono praticamente indistruttibili e a disposizione di chiunque, restano su qualche server di cui ignoriamo l’esistenza per riemergere nel momento più inopportuno.
Non un vademecum, ma alcune regole da cui partiranno gli operatori che incontreranno gli studenti delle scuole medie Marconi per metterli in guardia dai pericoli insiti nei social network e nei blog che abitualmente frequentano. Dopo i ragazzi, saranno genitori e insegnanti a entrare nell’aula di informatica della scuola per imparare a conoscere meglio gli strumenti con cui i figli studiano, giocano e socializzano, come Twitter, Facebook, Google, Youtube. Due gli incontri previsti con gli adulti per approfondire diversi aspetti: l’attendibilità delle fonti, la pertinenza delle informazioni reperite in rete, l’uso e l’abuso dei social network, la privacy, il diritto d’autore e l’utilizzo di materiali scaricati. L’obiettivo, in questo caso, è far diventare docenti e genitori tutor dei figli che navigano o comunicano sull’web. Gli incontri partiranno il prossimo mese e fanno parte del progetto Internet in sicurezza, realizzato in collaborazione con la rete dei Net garage e su richiesta dei genitori. Il progetto rientra in quello più vasto di Educazione alla legalità promosso dall’ufficio Politiche per la sicurezza del Comune di Modena e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
 

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