10/06/2011

CONTRO LA CRISI IL CONSIGLIO ESORTA A FARE SISTEMA

Il secondo rapporto della Commissione speciale ha suscitato un lungo dibattito

La presentazione del secondo rapporto della Commissione speciale sulla crisi economica, avvenuta in Consiglio comunale giovedì 9 giugno, è stata seguita da un dibattito in cui sono, inizialmente, intervenuti i capigruppo o un rappresentante designato e poi gli altri consiglieri. Unanime è stato il ringraziamento alla Commissione, al suo presidente e al personale dell’assessorato Politiche economiche che lo ha coadiuvato.
Il capogruppo della Lega nord Stefano Barberini si è però dichiarato deluso per “il poco spazio dedicato alle proposte. E ha accusato l’Amministrazione “di non attuare politiche in grado di agevolare i giovani; di costruire all’impazzata e di non promuovere la green economy, ma anzi di permettere la realizzazione della terza linea dell’inceneritore, ostacolando la crescita di nuove imprese”.
Per il Pd, secondo Salvatore Cotrino “la portata più pericolosa della crisi sta nell’aver privato della certezza che l’azione imprenditoriale, se fatta con impegno, competenza e creatività, abbia sempre successo. In questa fase, l’Amministrazione deve contribuire a fare chiarezza. Gli assi di lavoro sono delineati, primari sono infrastrutture e università”, ha detto.
“L'emergenza occupazione e la lotta alle disuguaglianze restano le vere priorità su cui concentrarsi” per Federico Ricci di Sinistra per Modena, che ha sottolineato l’importanza di “interventi equi per la tutela del diritto alla casa, la necessità di potenziare l'edilizia residenziale pubblica e di far rispettare le regole”. Ha, infine, suggerito che “la Commissione continui a svolgere il proprio compito”.
Sergio Celloni (Mpa) ha concentrato il suo intervento “sulla capacità delle imprese di reagire alla crisi economica adattandosi, oltre che facendo sforzi e sacrifici, gli stessi richiesti all’amministrazione pubblica”, e ha stigmatizzato “l’eccesso di burocrazia e i tempi lunghi imposti alle aziende”.
Per il Pdl, Olga Vecchi ha insistito “sull’innovazione per rilanciare sviluppo e occupazione” e sull’importanza di “fare sistema per rendere competitiva Modena”. Due, per la consigliera, le sfide da affrontare con urgenza: “Il completamento della bretella e dello scalo merci di Marzaglia, per quanto riguarda le infrastrutture, e un’alta formazione che punti sul rapporto tra scuola, lavoro e imprese.
Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it è intervenuto sulle proposte della Commissione per ribadire “l’importanza di ristrutturare l’esistente e la necessità di non consumare ulteriore territorio”. Ha difeso l’Isee per concedere le agevolazioni e ha insistito sulla necessità di adottare la posta digitale con firma certificata.
Per il Pd, Maurizio Dori ha insistito sulla necessità di contrastare la criminalità che si alimenta di reati economici: lavoro nero, contraffazioni, truffe e raggiri che creano opportunità di riciclaggio. Franca Gorrieri, raccomandando l’utilizzo della perequazione per ridurre le differenze sociali, ha sottolineato: “Il rischio povertà si concentra sempre sulle famiglie operaie, in affitto e con tre o più figli, perché le disuguaglianze si perpetrano. Prioritario deve essere l’impegno per un sistema di welfare ampio che comprenda politiche per la casa con affitti a prezzi contenuti. Il modello di crescita deve essere intelligente, inclusivo e sostenibile”. Fabio Rossi, ha osservato che “occorre investire nello sviluppo, mettere in rete le competenze e al centro le persone per uscire dall’incertezza lasciata dalla crisi, per resistere alla quale le imprese hanno fatto leva sulla flessibilità dell’occupazione”. Giulia Morini è intervenuta sulla disoccupazione giovanile, “determinata dall’incompletezza e inefficacia delle leggi che regolano il mercato del lavoro. Il divario tra regolare e atipico, che vuol dire precario e poco tutelato, si supera solo con una riforma”, ha osservato denunciando la diffusione del fenomeno della staffetta padri-figli nella trasmissione del lavoro. Giancarlo Campioli ha evidenziato “il rischio che nascano conflitti per l’accesso agli aiuti e alle forme di sostegno a causa dell’aumento della povertà; ha caldeggiato, quindi, “interventi specifici e monitoraggio continuo per individuare chi ha veramente bisogno”. Secondo Paolo Trande occorre pensare a “come dovrebbe essere Modena fra vent’anni per fare scelte e allocare risorse. Le città del futuro sono quelle che ne hanno già scelto uno. Occorre superare l’impostazione manifatturiera; le parole chiave sono innovazione e creatività, città dove, oltre alle merci, si scambiano le idee”.
Per Gian Carlo Pellacani del Pdl è invece ora “di rimboccarsi le maniche e lavorare procedendo a piccoli passi, la cui somma ridisegnerà la nuova Modena”. Inoltre, egli si è detto favorevole a dare continuità alla Commissione.
Di emergenza occupazione, marketing territoriale, giovani e mondo del lavoro ha parlato anche l’assessore Graziano Pini. Infine, il sindaco Giorgio Pighi nel suo intervento ha sottolineato “la necessità di dare risposte alle nuove generazioni da tutti i punti di vista: welfare, lavoro, casa”. E ha concluso: “Occorre coniugare gli effetti della crisi con un recupero vero della città”.
 

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