28/06/2011

MODENA, EX MAGLIFICIO TRASFORMATO IN DORMITORIO

Ventiquattro cittadini stranieri, quasi tutti sbarcati a Lampedusa e alcuni con precedenti, sono stati scoperti in via Dei Gavasseti da Municipale e Polizia di Stato

Ventiquattro cittadini stranieri, quasi tutti tunisini, accampati nei locali di un ex stabile industriale in via De Gavasseti, sono stati scoperti e fermati questa mattina da agenti della Polizia municipale e della Polizia di Stato, intervenuti grazie alla segnalazione di alcuni residenti che avevano notato da alcuni giorni uno strano andirivieni di persone nelle ore notturne.
Delle 24 persone fermate, accompagnate nei locali della Questura, una quindicina sono migranti sbarcati a Lampedusa dai Paesi del nord Africa. Sono provvisti di permesso di soggiorno per questioni umanitarie, ma sono già persone note alle forze dell’ordine perché in poco tempo sono entrate nel giro dello spaccio di droga in varie parti della città. Uno era già stato arrestato due volte la scorsa settimana nel corso di due operazioni antidroga e condannato a otto mesi di carcere. Un altro fermato sostiene di essere in cura al Sert.
Nelle prime ore della mattinata, alcune pattuglie della Polizia municipale e della Polizia di Stato sono intervenute nella ex sede del maglificio Mbm. Negli ex uffici al piano terra, al primo piano e nell’ampia zona di produzione, gli agenti hanno trovato 24 persone. Indescrivibile il nauseabondo odore di escrementi e il disordine del luogo, con materassi gettati a terra nelle stanze, decine di scarpe e indumenti sporchi. In un mobiletto, gli agenti hanno trovato numerosi fogli dei cellophane e calzini che servivano probabilmente per nascondere e confezionare dosi di droga.
Gli ospiti dell’immobile entravano da una zona cortiliva, si arrampicavano sulla grata di una finestra, utilizzavano una grondaia per l’ultimo sforzo, quindi salivano su un tetto catramato e da qui entravano da una seconda finestra. E’ lo stesso percorso seguito dagli agenti per entrare nei locali. Nel cortile si trovavano anche biciclette e parti meccaniche sicuramente oggetto di furto, materiali portati all’Ufficio oggetti rinvenuti. Una mano anonima, incurante dei danni che avrebbe potuto procurare, ha inoltre aperto una vecchia cisterna interratta nel cortile facendo fuoriuscire della nafta.
 

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