01/07/2011

ARCHEOLOGI IN ERBA ALLA TERRAMARA DI BAGGIOVARA

Venti liceali modenesi sono impegnati negli scavi, insieme agli esperti del Museo civico archeologico, sulle tracce di un villaggio risalente al 1700 avanti Cristo

Venti liceali modenesi sulle tracce di un villaggio risalente a 1700 anni prima di Cristo: succede alla Terramara di Baggiovara, di fronte al nuovo Ospedale Sant’Agostino-Estense, grazie al progetto “Scavo scuola”. Gli studenti, che vengono dal terzo e quarto anno dei licei modenesi, partecipano, divisi in due gruppi, agli scavi diretti dal professor Andrea Cardarelli dell’Università La Sapienza di Roma, insieme agli archeologi del Museo civico archeologico e agli esperti di archeobotanica, archeozoologia e geologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. L’idea, nata dal Museo in collaborazione con gli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Modena, si inserisce in un panorama variegato di proposte educative che vanno dai laboratori didattici all’archeologia sperimentale.
Nello scavo alla Terramara di Baggiovara, gli studenti sono affiancati da un team di archeologi composto da collaboratori del Museo, dell’Università di Roma “La Sapienza” e del Corso di laurea magistrale in Preistoria e archeologia di Ferrara e Modena. Hanno l’opportunità di avvicinarsi a un’attività caratterizzata dal fascino della scoperta, ma anche e soprattutto da un paziente lavoro scientifico, che mette in gioco conoscenze e abilità diverse.
Ai colloqui di selezione si sono presentati oltre 140 studenti: a ciascuno dei 20 candidati prescelti è stato assegnato un turno di due settimane, con un impegno di 8 ore giornaliere, per un totale di 10 giornate di scavo. Poiché l’attività rientra nei percorsi di “lavoro estivo guidato”, ogni ragazzo percepisce un assegno di studio di 270 euro per l’attività svolta.
Questo il team di archeologi impegnato sullo scavo: la direttrice del Museo civico archeologico Ilaria Pulini, direttore del progetto; il professor Andrea Cardarelli della Sapienza di Roma, direttore scientifico, l’archeologo Cristiano Iaia, che insieme a Gian Luca Pellicani e Cristiana Zanasi del Museo ha l’incarico di coordinamento; il professor Jacopo De Grossi Mazzorin dell’Università del Salento per le ricerche archeozoologiche, la professoressa Anna Maria Mercuri dell’Orto botanico dell’Università di Modena e Reggio Emilia per le ricerche archeobotaniche; gli archeologi Monia Barbieri, Valentina Caselli, Ivan Maccarelli, Antenore Manicardi, Doriana Mastrullo, Marika Minghetti, Federico Scacchetti, Ilaria Cassetta ed Elisa Fraulini di Mediagroup, Maria Elena Righi del Museo.
Gli studenti selezionati sono: Giovanni Giusti e Alessandro Grandi del liceo classico San Carlo; Tommaso Muzzini del liceo sociopsicopedagogico Sigonio; Mattia Rizzo, Nicola Petrucci, Vittorio Trenti, Monica Salvioli, Giulia Elena Lugli del liceo scientifico Tassoni; Stefania Carlotti, Davide Schenetti, Riccardo Guicciardi e Alessandra Magnani dell’istituto d’arte Venturi, Teodora Federica Miriam Ercoli, Elena Orrea, Matteo Zanni e Leonardo Bosi del liceo scientifico Wiligelmo, Andrea Macchioni, Marco Convertini, Giulia Sala, Edoardo Desiderio del liceo classico Muratori.

 

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