06/09/2011

PIAZZA MATTEOTTI, CONSIGLIO DIVISO SUL SONDAGGIO

L'opposizione parla di strumento inutile, ma la maggioranza lo ritiene adeguato

Il Consiglio comunale si è diviso sul ricorso al sondaggio a campione per raccogliere il parere dei modenesi sul progetto di riqualificazione di piazza Matteotti. L’opposizione ha parlato di “strumento inutile” mentre, al contrario, la maggioranza l’ha definito “adeguato a raccogliere l’umore dei cittadini sul tema”.
“Demandare la scelta a un sondaggio su un campione di 800 persone mi sembra inefficace e dimostra l’incapacità della Giunta a decidere su un tema che le compete”, ha commentato Andrea Galli, Pdl, aggiungendo: “I progetti di Botta hanno da subito presentato una serie di criticità e non sono al livello di quelli che hanno determinato il prestigio dell’architetto”. Sempre per il Pdl, il capogruppo Adolfo Morandi ha aggiunto che “se si vuole avere il parere della città bisogna usare uno strumento di altra natura perché il sondaggio è troppo limitato. La stessa maggioranza non ci crede fino in fondo e continua a ripetere che il progetto non è messo in discussione e che i cittadini hanno già scelto votando il programma elettorale”. Morandi ha inoltre sottolineato che la proposta di una consultazione limitata al centro storico era motivata dal fatto che non si riteneva per forza indispensabile un intervento massiccio di ristrutturazione.
“A differenza di quanto dichiarato dall’assessore Sitta in un’intervista, l’utilizzo di strumenti di partecipazione mi sembra appropriato per un tema come questo, che è collegato a tutto il sistema della gestione della ristrutturazione delle piazze del centro”, ha affermato Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it. “Così com’è stato proposto, però, tramite sondaggio che coinvolgerà solo 800 cittadini, non serve a niente, perché non se ne accorgerà nessuno”, ha aggiunto.
Sergio Celloni, Mpa, ha sottolineato che il compito di prendere decisioni spetta all’Amministrazione e che la piazza non necessita di stravolgimenti, “ma di interventi che le restituiscano vivibilità nel modo più corretto e adeguato per la città. Stiamo lavorando con un gruppo di esperti – ha aggiunto – e presenteremo una proposta”.
Per il Pd, Giancarlo Campioli, ha affermato che “chi governa ha il compito e il dovere di assumersi la responsabilità delle decisioni di fronte ai cittadini, ma un buon amministratore deve calarsi tra la gente e saper rappresentare i bisogni sondando gli umori e comprendendo quelle che vengono davvero avvertite come esigenze”. Gian Domenico Glorioso ha aggiunto che “qualunque forza politica che scrive nero su bianco un progetto politico per il governo della città non ha paura di prendere decisioni. Dire che il sondaggio su un campione non è uno strumento adatto mi sembra fuori luogo – ha detto – perché è più significativo rispetto alla richiesta di opinione rivolta solo a chi vive nella zona dalla ristrutturazione”.
 

Azioni sul documento