23/01/2012

“UN NUOVO PATTO CON LA CITTA’ PER UNA MANOVRA EFFICACE”

L’intervento del sindaco di Modena Giorgio Pighi ha introdotto la discussione sulla formazione del Bilancio 2012 che si è svolta oggi in Consiglio comunale

“Un nuovo patto con la città e coi i modenesi per una manovra efficace subito e nel tempo. Il prossimo bilancio si presenta come una svolta decisiva nel rapporto tra Stato e Comune e tra Comune e cittadini”. Con queste parole il sindaco Giorgio Pighi ha aperto oggi in Consiglio comunale l’intervento che ha introdotto la discussione sulla formazione del Bilancio 2012 del Comune di Modena.

Ventisette milioni che ancora mancano all’appello per chiudere il bilancio, 43 milioni che rappresentano il tetto massimo raggiungibile agendo sulla leva fiscale e dagli 8 ai 10 milioni di tagli alla spesa effettuabili: tra queste cifre l’Amministrazione comunale deve trovare un punto di equilibrio. Per farlo pensa a una manovra bilanciata tra i tagli alla spesa e le maggiori entrate, tenendo conto del difficile momento che si trovano a vivere imprese e famiglie modenesi, già chiamate a contribuire al risanamento finanziario del Paese. “Per questo – ha affermato Pighi - il ricorso a nuovi tributi utilizzerà gli strumenti a maggiore tasso di equità: più Imu che Irpef e, quando possibile, l’introduzione di un’ulteriore forma di progressività nell’applicazione”. E, dall’altra parte, una macchina comunale che “dimagrisce” con una riduzione del personale dagli attuali 1850 a 1650 dipendenti nel 2014, settori destinati ad accorparsi e ulteriore riduzione dei dirigenti. Ma anche il ricorso a “nuovi modelli gestionali, gestendo e governando le necessarie esternalizzazioni di servizi”, solo dopo un serio confronto con le parti sociali, a partire dalle organizzazioni sindacali.

Infine, tra i punti programmatici: la lotta all’evasione fiscale e alla morosità di rette e contributi; la necessità di innovare i servizi di e-Governament oltre che attraverso l’wi-fi gratuito, anche con un nuovo progetto per la semplificazione dei rapporti tra imprese e Amministrazione; e ancora la necessità di arrivare alla modifica del patto di stabilità per consentire al Comune di Modena di impiegare almeno una parte dei 100 milioni bloccati al fine di pagare le imprese.

 

Nel dettaglio, “Dopo che la legge di stabilità e la manovra Monti sono andati ad aggiungersi ai provvedimenti definiti la scorsa estate dal precedente Governo, l’ipotesi oggi in campo è di un fabbisogno certo di 25 milioni, 28 se prevarranno le stime del Ministero relative alle entrate dell’Imu”, ha detto il sindaco precisando che “se volessimo agire al massimo sulla leva fiscale (addizionali Irpef, aliquote Imu, tassa di soggiorno e tariffe dei servizi) potremmo realizzare nuove entrate per circa 43 milioni di euro: 32 dall’Imu, 9 dall’Irpef e 2 dalla tassa di soggiorno”.

Ma non è questa l’intenzione espressa da Pighi, che sul fronte dei tagli alla spesa, ha detto: “In due anni, 2010 e 2011, abbiamo operato tagli vicini ai 16 milioni e l’obiettivo degli ulteriori 8 milioni di riduzioni alla spesa è stato sostanzialmente raggiunto, ma ancora non basta e stiamo lavorando per arrivare a 10 milioni di tagli; oltre non sarà possibile, non senza intaccare alcuni livelli minimi di sostegno alla società modenese nei settori del sociale, dell’istruzione, della cultura e dello sport”.

“Dobbiamo trovare da subito le risorse per coprire il fabbisogno di questo esercizio - ha inoltre sottolineato il sindaco - ma allo stesso tempo compiere le scelte che dovranno portare il fabbisogno a ridursi negli anni. Credo che nel giro di una settimana saremo in grado di indicare queste proposte: l’entità dei tagli e delle conseguenze immediate; le azioni per ridurre il personale e definire nuovi modelli gestionali nei servizi improntati al welfare mix, che vedano il Comune soggetto di programmazione, regolazione e controllo”. E a questo proposito Pighi ha insistito sulla necessità di sperimentare nuove forme di innovazione, introducendo modelli più leggeri e flessibili in grado di rispondere ai bisogni delle famiglie e di contenere i costi, poiché “l’innovazione rappresenta l’unica ancora di salvataggio: innovazione gestionale e istituzionale”. E a questo proposito, il sindaco ha accennato alla possibilità, che sottoporrà ad Anci e Regione, di costituire una forma di collaborazione stabile con i Comuni circostanti per ottener migliori economie di scala, ma anche a possibili sinergie con l’Università e la Provincia per ottimizzare i costi e alla necessità di ridurre i “costi della politica”, perché occorrono anche segnali.

“Rigore complessivo, strutturalità e innovazione nei tagli, massima equità possibile ed equilibrio nella manovra sulle entrate, riorganizzazione generale del Comune” sono per il sindaco Pighi le linee per costruire “un bilancio che risponda agli obblighi e ai bisogni di oggi e che costruisca le basi per affrontare le sfide dei prossimi anni”.

 

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