17/01/2012

RIFIUTI, TERMOVALORIZZATORE AL CENTRO DEL DIBATTITO

Il Consiglio comunale ha discusso a lungo prima di votare i nove ordini del giorno

Il Consiglio comunale dedicato alla gestione dei rifiuti, che si è svolto ieri, ha visto un lungo dibattito precedere le votazioni delle nove mozioni presentate. In apertura, Sergio Celloni di Mpa, evidenziando la presenza tra il pubblico di cittadini contrari al termovalorizzatore, ha invitato maggioranza e Giunta a coltivare il dubbio, avanzando l’ipotesi che la scelta del’inceneritore sia motivato da interessi economici. Eugenia Rossi dell’Idv ha detto di fare attenzione prima di escludere la possibilità di infiltrazioni malavitose nel settore dei rifiuti. Ha inoltre sottolineato che “i problemi sono legati a un modello organizzativo che considera ineliminabile il termovalorizzatore, di cui si conoscono i rischi sanitari e ambientali, gli alti costi e la funzione disincentivante rispetto a prevenzione di rifiuti e raccolta differenziata”.

Per il capogruppo del Pdl Adolfo Morandi “è opportuno ripensare la gestione dei rifiuti e avviare percorsi di riciclo. Chiediamo di fare sviluppare un progetto ad altre società – ha affermato – perché Hera non ha alcun interesse a incrementare la raccolta differenziata. Inoltre, bruciare produce tonnellate di ceneri, forse pericolose, e smaltirle diventerà presto un problema”. Olga Vecchi ha insistito sul “conflitto d’interesse tra l’aumento della raccolta differenziata e il potenziamento dell’inceneritore” precisando: “O è insufficiente e quindi non si accolgono rifiuti speciali dal resto d’Italia o è sufficiente e quindi è inutile ampliarlo. Non si deve fare cassa sulla salute della gente”. Gian Carlo Pellacani ha osservato che dalla maggioranza si sarebbe aspettato “la forza di impegnarsi in pochi e coraggiosi obiettivi: la moratoria della terza linea, la chiusura dell’inceneritore, anche se procrastinata nel tempo, l’immediato rinnovo dell’Osservatorio”.

Federico Ricci di Sinistra per Modena ha posto come prioritario l’obiettivo della riduzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata attraverso il porta a porta “senza l’ampliamento dell’inceneritore, che rappresenterebbe un disincentivo a comportamenti virtuosi”. Ricci ha proposto “una moratoria del piano Hera che rappresenta un vincolo stringente alla gestione integrata” e ha chiesto di affidare con gara pubblica a gestori diversi i servizi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti.

Per il Pd, Luigi Alberto Pini ha chiarito che quando si parla di terza linea del termovalorizzatore s’intende “la sostituzione della vecchia con una più moderna e sicura” e ha aggiunto: “Dobbiamo avere chiaro che, per quanto sappiamo, incide pochissimo, sull’inquinamento atmosferico, meno dell’1%, vale a dire quanto chiudere l’autostrada due giorni l’anno”. Elisa Sala ha detto che “se si sceglie la strada di azzerare o ridurre i rifiuti, occorre appellarsi a produzione, distribuzione, logistica e scelte di marketing”. E ha sottolineato l’importanza “di avere un polo del riciclo, oltre che di puntare sul contatto capillare con i cittadini”. Giulia Morini si è dichiarata favorevole alle mozioni del Pd su Osservatorio e studio Moniter, ma non completamente d’accordo con quella sul Piano provinciale, “perché pone l’accento sul termovalorizzatore, perché bisognerebbe avere il coraggio di smaltire solo i rifiuti della provincia e perché non si può ritenere il porta a porta il sistema migliore e poi dire che è troppo costoso per farlo”. Cinzia Cornia, intervenuta dopo il consigliere Ballestrazzi, ha affermato: “Oggi abbiamo trasformato il Consiglio in un circo equestre e io non ci sto. Mi sento una cittadina libera di avere opinioni e di poterle esprimere; votando posso sbagliare, ma non voglio essere criminalizzata”. Il capogruppo Paolo Trande ha spiegato che il Piano provinciale non aveva bisogno di seguire l’iter suggerito dalla maggioranza nelle Commissioni e in Consiglio. Sulla raccolta porta a porta, ha affermato che “la maggioranza si è posta il tema della sostenibilità e fattibilità economica”, mentre sugli effetti ambientali e sanitari del termovalorizzatore, ha detto che “in nessun punto delle conclusioni e delle raccomandazioni della Commissione scientifica si dice che esso provoca tumori, ma che nella zona si registra un aumento non significativo dei linfomi non hodgkin. Mentre non vi sono dubbi che le discariche fanno male alla salute”.

Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it, rivolto al sindaco, ha letto il principio di precauzione “che si basa sulla mancanza di dati in grado di garantire l’assenza di rischio” e ha aggiunto: “Non vi stiamo chiedendo di chiudere l’inceneritore ma di fare per due anni la raccolta porta a porta, perché abbiamo la certezza che l’inceneritore provochi i tumori. State giocando sulla salute”. Il capogruppo di Lega moderna Nicola Rossi ha sottolineato il contributo di Ballestrazzi “al di là dei toni”, dicendo di condividerne “le motivazioni” e auspicando una “riflessione condivisa sulla possibilità di incentivare il porta a porta e di ridurre il peso dell’inceneritore”.

Ringraziamenti ai cittadini presenti, “che hanno dimostrato come ci si comporta”, solidarietà ai consiglieri della maggioranza interrotti, ma anche la forte  problematicità del tema dei rifiuti sono gli aspetti sottolineati dal sindaco Giorgio Pighi, che ha ribadito come la raccolta differenziata resti l’obiettivo strategico, “ma per il quale occorrono risorse e che sia compatibile con un sistema di smaltimento”.

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