15/10/2012

ALL'ARCHIVIO SI RISCOPRONO ANTICHE STORIE DI FAMIGLIA

Fondi demografici in mostra fino a martedì 30 ottobre al Palazzo dei Musei

L'elenco “dei banditi e dei ribelli di Modena suddivisi per cinquantine”, il catalogo delle famiglie della città, tra “nobili”, “cavalieri”, “dottori”, “procuratori”, “banchieri” e “canonici”, il censimento napoleonico del 1811, il libro dei “Privilegi di nobiltà”. Sono alcuni dei documenti che si possono ammirare all'Archivio storico del Comune di Modena,al primo piano del Palazzo dei Musei in largo Porta Sant'Agostino, fino al 30 ottobre. La sala espositiva è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30.

La mostra presenta i vari fondi “demografici” conservati nell'Archivio e sempre più frequentemente consultati da studiosi o cittadini, sia per ragioni amministrative, sia per conoscere la storia dei propri antenati. “La maggior parte delle richieste di consultazione – spiega la responsabile dell'Archivio, Franca Badelli - provengono da discendenti di italiani emigrati, tra fine '800 e primi anni del '900, in Sud America o altre parti del mondo, che desiderano provare la discendenza per ottenere il diritto alla cittadinanza italiana. Spesso – chiarisce Baldelli - tali richieste hanno esito negativo in quanto chi scrive ricorda di aver sentito dire che l'antenato proveniva dall'Italia e in particolare da Modena, ma probabilmente le origini andrebbero ricercate in altri comuni del modenese, in particolare in quelli della montagna, che hanno vissuto un'emigrazione più massiccia”.
In esposizione si possono vedere pezzi come il “Liber Magna massa populi Mutine” (1261-1469), costituito di liste di cittadini suddivise per categorie: nobili, popolani, consiglieri “populi”, banditi, compilate per ordine della “Res Publica Mutinensis” dopo la cacciata degli Estensi. Il “liber” contiene inoltre un elenco dei cittadini divisi secondo la circoscrizione amministrativa delle porte della città (1306), un elenco dei banditi e dei ribelli della città divisi per cinquantine (1314), i cittadini “rimasti in Modena dopo la cacciata degli Estensi suddivisi per porte (S.Petri, Baioarie, Albareti)”, elenchi dei componenti del Consilium Popoli e dei consiglieri eletti “in pleno consilio generali et arengo populi civitatis Mutine”.
Il “Liber Privilegiorum” (1753-1816) contiene privilegi di cittadinanza e attestati di nobiltà, mentre nelle “Rubriche nati” di epoca Seicentesca si possono consultare i registri tenuti dal Comune, prima dell'istituzione dello Stato Civile napoleonico. Questi registri venivano tenuti da pubblici notai come copie dei registri parrocchiali che cominciarono ad essere redatti dopo il Concilio di Trento (1545-1563). Le registrazioni, anno per anno, sono suddivise per parrocchie. A partire dal 1697, le rubriche iniziano a ordinare i nominativi per cognome, mentre in precedenza erano ordinati per nome di battesimo. Sono presenti anche alcuni registri specifici relativi ai cittadini ebrei o di religione protestante.

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