31/10/2012

CIMITERI / 1 - SAN CATALDO SENZA BARRIERE O TRATTI CHIUSI

Lavori conclusi in vista della commemorazione dei defunti. Anche un nuovo ufficio per il pubblico nell’edificio del Crematorio, che sarà inaugurato il 20 novembre

In occasione della commemorazione dei defunti, il cimitero di San Cataldo a Modena si presenta senza barriere o tratti chiusi. E’ il risultato dei lavori realizzati negli ultimi mesi che hanno consentito di eliminare i problemi alla sicurezza nella parte storica del monumento con una spesa di circa 25 mila euro. Ma nel corso dell’anno sono stati eseguiti anche altri interventi di miglioramento in vista dell’entrata in funzione del Crematorio che, promosso dai Comuni di Modena e Carpi, sarà inaugurato martedì 20 novembre, come annuncia l’assessore ai Servizi demografici Simona Arletti: “In queste settimane sono in corso gli ultimi controlli sugli impianti, sarà la prima struttura di questo tipo in provincia”.

Gli interventi di miglioramento del cimitero hanno riguardato, nello stesso edificio che ospita l’area per la cremazione, la realizzazione di un nuovo ufficio per le informazioni e il servizi al pubblico, mentre sono stati eseguiti interventi di adeguamento della sala del Commiato, è stata migliorata l’area per dispersione delle ceneri e quelle delle urne cinerarie comuni, oltre a essere stato sostituito l’ascensore della zona ossario. Tutti gli interventi sono stati progettati dall’ufficio tecnico comunale.

Il nuovo ufficio informazioni è al piano terra di un edificio, fino a ora sottoutilizzato, posto a est dell’ingresso principale su strada San Cataldo. Si tratta di uno dei primi fabbricati costruiti nel cimitero monumentale, tra il 1860 il 1863. L’accesso è dal porticato. Il locale è di grandi dimensioni, coperto a volta, con alle pareti un rivestimento in marmo di Carrara. Il pavimento è in “battuto alla veneziana” con le pendenze per lo scarico dei liquidi, poiché il locale era in passato stato utilizzato come camera mortuaria, deposito, esumazione. L’intervento di ristrutturazione ha tenuto conto delle funzioni passate e per questo è stato realizzato un arredo che crea una stanza ufficio all’interno della stanza “antica”. I colori scelti sono mutuati da quelli già presenti nel cimitero, in particolare si è voluto sottolineare con l’azzurro il motto con il quale il progetto “Rossi-Braghieri” fu presentato al concorso nel 1971: “L’azzurro del cielo”, appunto.

Nella sala di Commiato è stata realizzata una personalizzazione dello spazio attraverso un restyling cromatico (prima era bianca) e l’inserimento di un monitor per seguire le fasi della cremazione dei defunti. Il progetto colore rispetta i volumi architettonici e le preesistenze degli edifici monumentali del cimitero di San Cataldo e del moderno ampliamento di Aldo Rossi-Gianni Braghieri. Le tonalità del tramonto come blu-indaco, azzurro, viola, lilla e giallo sono le più indicate, secondo gli esperti, per creare un’atmosfera di maggiore accoglienza, una sensazione di rilassamento e, nel contempo, di riservatezza per le persone durante la fase del commiato dai propri cari. La parte centrale della sala è stata volutamente non definita per lasciare spazio a un intervento mirato di velatura artistica armonicamente accordata alle suggestioni cromatiche dedicate alla particolare destinazione d'uso in ambito cimiteriale.

Perla dispersione delle ceneri già da alcuni è utilizzato uno spazio in prossimità del muro di cinta del lato Nord-Est del nuovo cimitero. Tale spazio è temporaneo, in attesa della realizzazione della struttura a ciò preposta, il “Cono”, edificio nel quale oltre alla dispersione delle ceneri, sarà ospitata la fossa comune e vi sarà la possibilità di svolgere cerimonie funebri. Nel frattempo, per migliorare il servizio in vista dell’avvio del Crematorio, al centro dell’area attuale è stata prevista la realizzazione di una vasca a livello del terreno, riempita con sassi di fiume, bagnati da gocce d’acqua che vengono disperse all’interno del cerchio. Si è scelto di non realizzare manufatti in elevazione che possano prefigurare una diversa lettura degli spazi rispetto a quella del progetto originale. La sistemazione prevede l’integrazione del verde e il riposizionamento delle panchine. 

Lungo il colonnato che separa il cimitero monumentale da quello nuovo, inoltre, sono state posizionate due nuove urne cinerarie comuni. Fanno parte della revisione del progetto originale eseguita dall’architetto Braghieri e come gli altri manufatti sono realizzate in marmo bianco di Carrara. Le urne sono destinate allo sversamento in forma promiscua delle ceneri.

E’ in corso di ripristino l’ascensore all’interno dell’ossario, per adeguarlo alle normative vigenti. L’intervento ha previsto anche la modifica della sala macchine che dall’interrato è stata portata all’interno del vano ascensore. L’ascensore è del tipo oleodinamico con dispositivo “soft-starter”. L’impianto serve tutti i piani dell’ossario e l’entrata in funzione è prevista tra fine novembre e l’inizio di dicembre.

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