15/10/2012

DAL CONSIGLIO VIA LIBERA ALLA FONDAZIONE FOTOGRAFIA

Ok allo statuto del nuovo organismo che valorizzerà immagini storiche e contemporanee. Fondatori il Comune e la Fondazione Cassa di risparmio di Modena

A Modena nascerà la Fondazione fotografia, che perseguirà finalità di produzione, valorizzazione e promozione della fotografia storica e contemporanea e di ogni altra forma di arte visiva nelle sue diverse realizzazioni, incoraggiando, realizzando e partecipando a iniziative ed eventi formativi e culturali di rilevanza locale, nazionale o internazionale.

Il Consiglio comunale, nella seduta di oggi, lunedì 15 ottobre, ha dato il via libera alla costituzione della Fondazione, definendone la partecipazione del Comune come socio fondatore insieme alla Fondazione Cassa di risparmio di Modena e approvandone lo statuto. A favore della delibera presentata dall’assessore alla Cultura Roberto Alperoli si sono espressi il Pd (tranne Michele Andreana, Fabio Rossi e Stefano Prampolini che si sono astenuti) e il consigliere Sandro Bellei del Pdl; contrari Modena5stelle-beppegrillo.it, Modena Futura, Sinistra per Modena e il consigliere Andrea Leoni del Pdl; astenuti Mpa, Udc e il Pdl (il capogruppo Adolfo Morandi e i consiglieri Andrea Galli, Pier Luigi Taddei e Gian Carlo Pellicani). Si sono invece avvalsi del non voto Olga Vecchi, Luigia Santoro e Michele Barcaiuolo del Pdl. Nel corso della trattazione, l’assessore ha inoltre risposto a due interrogazioni del consigliere Federico Ricci di Sinistra per Modena sullo stesso tema.

“Il rapporto tra Modena e la fotografia non è nato adesso, ma negli anni e la Fondazione per molti aspetti è un approdo naturale, perché il Fotomuseo Panini, oggi chiuso, e la Fondazione Cassa di risparmio di Modena hanno lavorato insieme  per anni”, ha affermato Alperoli. “Questo modo di lavorare insieme – ha aggiunto – è già strutturato e maturo per procedere a un’operazione come la Fondazione fotografia. L’ipotesi di una Fondazione cultura che metta insieme musei, Gallerie civica e Museo della figurina, su cui si sta comunque ragionando, è invece un’operazione con complessità infinitamente superiore: oggi è molto difficile mettere insieme soggetti con esigenze così diverse. Ad ogni modo – ha precisato ancora l’assessore – niente ci impedirà nel corso del tempo di dare vita a una Fondazione cultura nella quale fare rientrare la Fondazione fotografia”.

Alperoli ha inoltre ricordato che “in tutti questi anni la Fondazione Cassa di risparmio di Modena ha finanziato il Fotomuseo Panini scegliendo in autonomia quante risorse investire e in che modo. Entrando nel cda della Fondazione fotografia il Comune d’ora in avanti potrà in qualche modo dire la sua su investimenti”. Alperoli ha inoltre spiegato che la cifra di investimenti ipotizzata si aggira intorno agli 800 mila euro, “circa un terzo in meno rispetto a quanto si spendeva negli anni passati”.

La fondazione eserciterà e promuoverà direttamente o indirettamente attività culturali, artistiche, espositive, editoriali, archivistiche e documentarie, museali, di formazione e didattiche, di ricerca, catalogazione e raccolta di materiali e documenti relativi alla fotografia e, in genere, all’immagine. Avrà durata illimitata e sarà guidata da un Consiglio di amministrazione composto da un massimo di cinque consiglieri, di cui tre – tra cui il presidente – nominati dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena, uno dal Comune e un quinto congiuntamente su proposta dell’Amministrazione. Le cariche di presidente e di componenti del cda sono triennali e rimangono in carica per tre anni, con possibilità di rinomina. Il cda nominerà un direttore, con compiti scientifici e operativi, che potrà avvalersi di un Comitato scientifico per elaborare, progettare e realizzare le attività della Fondazione in attuazione delle deliberazioni del consiglio.

Allo statuto potranno essere apportate precisazioni e modifiche non sostanziali in caso di necessità, l’attività della Fondazione sarà finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio e la costituzione della Fondazione non comporterà necessità di adottare provvedimenti di trasferimento di risorse umane, finanziarie e strumentali.

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