20/10/2012

DISABILITÀ / 1 – AL MICHELANGELO VA IN SCENA “CECITÀ”

Martedì 23 ottobre alle 21 il Laboratorio Cicabùm propone uno spettacolo gratuito sull’indifferenza. In apertura una pièce del Laboratorio Asia sull’espressione corporea

Da un mondo di colori accesi, al limite dell’eccesso e del kitsch, in cui le persone si muovono per essere in primo piano e avere successo, al “mal bianco” della cecità, che avvolge le sue vittime di un candore simile a una mare di latte, le proietta in una dimensione senza punti di riferimento ma anche in una nuova luce, alla scoperta della purezza.

E’ il mondo in cui vivono i personaggi di “Cecità. Non c’è più cieco di chi non vuole vedere”, lo spettacolo teatrale ad ingresso libero e gratuito in programma martedì 23 ottobre alle 21 al teatro Michelangelo, in via Giardini 255. La rappresentazione verrà messa in scena, con la regia di Ulisse Belluomini, dagli attori ed educ-attori del laboratorio teatrale Cicabùm, un gruppo di giovani e adulti disabili, educ-attori e volontari costituitosi nel 1996 nell’ambito delle attività del tempo libero rivolte a disabili adulti promosso dall’assessorato alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena e coordinate dall’Anffas. Dal 2006 il coordinamento e il progetto culturale “Teatro e disabilità”, arrivato al suo sedicesimo anno di attività, sono affidati all’associazione no profit di promozione sociale e culturale Cantieri teatrali Cicabùm, nata nel 2004 per favorire lo sviluppo della cultura e dell’arte attraverso attività socio-educative, formative e artistiche rivolte a persone svantaggiate e non, con l’intento di creare nuovi scenari di interazione sociale.

“Lo spettacolo rappresenta il coronamento di un progetto che sosteniamo come Amministrazione comunale convinti dell’importanza di percorrere nuove strade e utilizzare strumenti, quali il teatro, in grado di aiutare i partecipanti a esprimere al meglio le proprie capacità espressive, entrando in relazione con gli altri e aumentando la propria autostima”, afferma Francesca Maletti assessore alle Politiche sociali del Comune, che invita la cittadinanza ad assistere numerosa, non solo per il valore intrinseco dell’iniziativa, ma perché “si tratta di uno spettacolo  coinvolgente e di alta qualità”.

Introdurrà la serata, che prende il nome “Visioni di teatro e danza”, la performance “Non è mica facile” del Laboratorio Asia di Modena - quando la disabilità fa cultura, percorso di espressione corporea con la pratica del metodo Feldenkrais e della danza, condotto da Teri Jeanette Weikel con l’assistenza di Giorgio Formenti. Sostenuto dal Comune, dall’associazione Asia Dojo e da privati, il laboratorio giunto al quinto anno di attività metterà in scena una pièce dedicata al sostegno e al muoversi in ascolto, in un percorso astratto vissuto con sentimento che si concentrerà sul momento della vestizione, azione apparentemente facile ma in realtà complessa e coordinata.

Il Laboratorio Cicabùm, invece, dopo un ricco percorso sulla trilogia dedicata alle figure femminili della tragedia greca (Antigone, Cassandra e Medea), in questo caso si avvicina al testo “Cecità” di José Saramago, premio Nobel per la letteratura. Gli attori – che sono prima ancora cittadini – diventano testimoni di visioni sull’indifferenza e sull’insicurezza nella notte dell’etica in cui la società è sprofondata, nella quale sono stati superati troppi confini e non è semplice attivare soluzioni alternative all’auto-distruttività dell’uomo. Paradossalmente, l’epidemia di cecità che li sorprende li rende più umani e il teatro diventa il luogo per lanciare un grido di richiamo per tutti. Le vicende sono accompagnate, come un secondo narratore, dal gruppo musicale irumAmuri che si esibirà con musiche dal vivo tradizionali del sud Italia e degli anni ’60.

Per informazioni è possibile contattare l’ufficio comunale Attività del tempo libero (tel. 059 2033329, email atl@comune.modena.it).

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