24/10/2012

INTERNET E I GIOVANI MODENESI FOTOGRAFATI DA UNA RICERCA

Il Comune, in collaborazione con l’Università, indaga la generazione Web 2.0 e organizza incontri nelle scuole per imparare a riconoscere i pericoli della rete

Navigano abitualmente in Internet e hanno un profilo su uno o più social network ma della rete non sempre conoscono le insidie e spesso ne vorrebbero sapere di più.

È quanto emerge da una ricerca condotta dal Comune di Modena in diverse scuole secondarie di primo e secondo grado della città, che ha interpellato oltre 2 mila 200 ragazzi di età tra gli 11 e i 16 anni. Ne risulta che naviga abitualmente il 99% dei giovani contattati; ha un profilo su Facebook il 71% dei più piccoli e il 92% dei più grandi. Inoltre, la gran parte degli studenti che hanno risposto al questionario dopo aver seguito in classe il corso Internet sicuro, giudica l’intervento positivamente e in grado di renderli più consapevoli dei rischi e della navigazione. 

“La generazione dei cosiddetti ‘nativi digitali’ è molto spesso una generazione di ‘digitali inconsapevoli’: navigano abitualmente e hanno un profilo in uno o più social network ma ignorano i rischi insiti in un utilizzo sprovveduto di internet”, afferma l’assessore all’Innovazione e alle Politiche giovanili del Comune di Modena Fabio Poggi. “L’Amministrazione comunale, che da anni utilizza siti dedicati per parlare ai giovani e promuove la diffusione delle nuove tecnologie, è anche impegnata a fornire strumenti per capire come funziona la rete, in modo che possa essere utilizzata in maniera più consapevole e sicura. Un’esigenza particolarmente sentita con l’esplosione dei social network, strumenti che se utilizzati correttamente possono aumentare la partecipazione e il protagonismo dei giovani”.

Le attività in classe e di ricerca sono state promosse da Rete Net Garage, Centro studi e documentazione giovanile, Memo e Ufficio Politiche delle sicurezze del Comune di Modena, in collaborazione con il Centro di ricerca interdipartimentale sulla sicurezza dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Hanno coinvolto le scuole secondarie di primo grado  Calvino, Carducci, Cavour, Ferraris, Guidotti, Paoli, San Carlo e le secondarie di secondo grado liceo Tassoni, Ipsia Corni, Iti Corni, istituti professionali Cattaneo e Deledda.

Nello scorso anno scolastico sono stati svolti dagli operatori dell'associazione Civibox, in collaborazione con la Rete Net Garage e l’ufficio Politiche per la sicurezza del Comune, 45 interventi di “Internet sicuro” in altrettante classi di sette scuole medie: Calvino, Cavour, Guidotti, Ferraris e Carducci, Paoli e San Carlo coinvolgendo un migliaio di studenti.

Inoltre, 512 studenti delle medie e a 673 delle superiori (in tutto 1185 ragazzi tra gli 11 e i 16 anni) hanno risposto a un questionario teso a rilevare il rapporto tra giovani e internet. A simili domande avevano già risposto durante l’anno scolastico precedente oltre mille studenti delle medie. Complessivamente nei due anni scolastici sono stati contattati 2272 ragazzi.

I risultati delle ricerche, che hanno approfondito le conoscenze e l’utilizzo del Web 2.0 e dei social network, le influenze nella vita quotidiana, i rischi connessi e le proposte dei ragazzi, sono stati resi pubblici in occasione della settimana in cui si svolge anche il Linux day: sabato 27 ottobre dalle 9 alle 18 esperti informatici, giovani cibernauti e studenti si danno appuntamento nei locali della Facoltà di Fisica dell’Università di via Campi per la giornata dedicata ai software liberi da licenze commerciali che quest’anno ospita il barcamp Opencamp.

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