29/10/2012

MUNICIPALE, IN OTTO MESI 21 ARRESTI DEL NUCLEO ANTIDROGA

L’ha comunicato l’assessore Marino rispondendo a un’interrogazione, trasformata in interpellanza, del consigliere Bellei (Pdl) sul degrado in alcune zone della città

Il Nucleo specialistico antidroga della Polizia municipale da gennaio ad agosto ha effettuato in città 21 arresti, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini. In tutto il 2011, gli arresti fatti dal Comando erano stati 57, mentre le operazioni in collaborazione con altre forze dell'ordine erano state un centinaio.

Lo ha detto l’assessore alla Qualità e sicurezza della città e alla Polizia municipale del Comune di Modena rispondendo in Consiglio comunale nella seduta di oggi, lunedì 29 ottobre, all’interrogazione, trasformata in interpellanza, del consigliere del Pdl Sandro Bellei sul degrado di alcune zone della città.

Bellei ha chiesto in particolare se e in che modo l’Amministrazione intenda “intervenire per ovviare alle problematiche in via Udine e al Parco Amendola, che rappresentano un grave disagio per i residenti di queste due zone della città”. Il consigliere ha riportato le lamentele dei residenti di via Udine per “la presenza di un gruppetto di ragazzini maleducati e invadenti, che hanno eletto quella zona a sede perenne delle loro risse e violenze” e ha denunciato “la trascuratezza in cui versa il Parco Amendola, dove nel laghetto sono morti i pesci, dove si spaccia senza alcun controllo da parte delle forze dell’ordine, e dove l’ambiente si è degradato”.

L’assessore ha spiegato che in via Udine il problema reale che ha causato una situazione di degrado è stato la presenza di un cantiere in cui i lavori sono stati interrotti a causa del fallimento dell’impresa. “Da controlli effettuati, da giugno ad agosto risulta che un gruppo di famiglie di nazionalità filippina utilizzasse il parco dietro alle abitazioni di via Udine, in zona Esselunga, come ritrovo estivo serale – ha spiegato l’assessore – ma non sono state rilevate violazioni o infrazioni alle normative vigenti. Comunque, si continuerà a fare controlli anche serali”.

Rispetto alla situazione al Parco Amendola, Marino ha ricordato che l’Amministrazione ha spiegato in un comunicato la vicenda della moria di pesci nei due laghetti, mentre sulla situazione di spaccio ha evidenziato come più volte abbia invitato i cittadini “a fare segnalazioni il più circostanziate possibili e in modo tempestivo. Per intervenire su una situazione di pericolo e insicurezza – ha continuato – dobbiamo attivare azioni mirate e le segnalazioni, anche telefoniche, sono alleate preziose per il  lavoro di contrasto allo spaccio”. L’assessore ha infine messo in evidenza “il grande lavoro organizzativo della Circoscrizione 3 con il Loving Amendola nei mesi di giugno, luglio e agosto: si sono svolte iniziative musicali, serate in dialetto, appuntamenti fotografici, presentazioni di libri, iniziative sportive, corsi, rassegne e pomeriggi di animazione”, ha sottolineato Marino. “Il parco è stato realmente utilizzato dai cittadini, non solo dai residenti, e il riappropriarsi dello spazio pubblico con iniziative collettive rappresenta un elemento fondamentale della qualità di una città”.

La consigliera del Pdl Olga Vecchi ha chiesto la trasformazione in interpellanza ed è intervenuta per sottolineare come “finite le iniziative, il problema riemerge e la scarsa illuminazione lo amplifica: dovremmo risparmiare su altro, perché illuminazione vuol dire sicurezza pubblica”. La consigliera ha colto l’occasione per segnalare una situazione di degrado nelle zone di via Carbonieri, Rua Pioppa e corso Adriano: “Le zone interessate sono tantissime – ha detto – e bisogna aumentare il controllo coordinato di tutte le forze di polizia, soprattutto durante la notte”.

Anche Bellei ha evidenziato il ruolo dell’illuminazione come elemento “che impedisce o riduce la criminalità” e il fatto che al termine delle manifestazioni “queste zone tornano dominio di chi vuole delinquere, spacciare o prostituirsi. Sono d’accordo con l’assessore sul fatto che i cittadini debbano segnalare quanto vedono nei pressi delle loro abitazioni. Bisogna continuare a fare controlli e cercare di convincerli a non intervenire attraverso la stampa, come spesso succede, ma attraverso l’Amministrazione e i consiglieri”.

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