22/10/2012

PIANO SOSTA, SI DISCUTE DELLA DELEGA ALL’ASSESSORE SITTA

Il sindaco Pighi: “Agli assessori si affidano deleghe e progetti importanti”. Per il consigliere Bellei del Pdl si tratta invece di un’anomalia con un solo precedente

Dopo una fase iniziale rallentata, i modenesi si stanno progressivamente abituando al Piano sosta. Nelle zone attigue al centro storico si va ridefinendo un equilibrio che inizia a essere apprezzato dai residenti ed è favorito dal ticket annuale che garantisce una migliore rotazione delle  sosta. Lo ha detto il sindaco Giorgio Pighi lunedì 22 ottobre in Consiglio comunale rispondendo all’interrogazione di Sandro Bellei. Nell’istanza, datata 4 luglio, il consigliere del Pdl segnalava la delega al Piano della sosta, “la seconda del genere in Italia, dopo quella all’assessore di Vicenza”, affidata all’assessore Daniele Sitta. Bellei ha quindi domandato al sindaco di modificare le competenze dell’assessore “che oggi, addirittura, pone al primo posto delle sue incombenze il controllo delle soste in numerosi nuovi punti della città” e ha chiesto “come mai, accanto alle strisce blu, gli automobilisti modenesi non trovino, come prescrive il Codice della strada, un adeguato numero di posti non a pagamento”.

Il sindaco ha spiegato che le deleghe sono costituite da deleghe vere e proprie, come quella al Centro storico assegnata a Sitta, e da progetti che vengono affidati a un assessore perché hanno bisogno di particolari approfondimenti, quale il Piano della sosta. Per quanto riguarda i posti non a pagamento nei margini del centro, Pighi ha sottolineato come il doversi abituare sia uno degli elementi che più infastidiscono l’automobilista.   

Stefano Barberini di Lega nord ha chiesto la trasformazione in interpellanza per evidenziare che “l’assessore Sitta era l’unico che poteva occuparsi del Piano sosta, perché è meglio lui di chi non fa nulla e la sua mancanza in Consiglio comunale si sente. Se ci sono altre deleghe da dare a Sitta, ben vengano”, ha concluso.

Per Bellei invece la delega all’assessore “non una cosa ordinaria come ha cercato di farla passare il sindaco, ma straordinaria. Il Novi park resta semideserto e sotto utilizzato, tante sono infine le critiche al piano sosta”. Infine, il consigliere ha affermato di voler ancora sapere, “magari attraverso un accesso agli atti, se il numero dei posti non a pagamento è proporzionale per legge a quello dei posti a pagamento”.

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