16/10/2012

SERVIZIO CIVILE NELLE ZONE DEL CRATERE, MODENA CAPOFILA

Assessore Poggi presidente del Copresc: “Coordiniamo la progettazione che coinvolge quattro province. Ulteriore conferma del sostegno alle terre colpite dal terremoto

Sarà il Comune di Modena a tirare le fila dell’operazione nazionale e regionale che consentirà a 450 giovani di svolgere servizio civile a favore della popolazione delle zone colpite dal terremoto. La Regione Emilia Romagna ha ufficializzato il ruolo di capofila dell’Amministrazione modenese per quanto riguarda i 350 volontari, dei complessivi 500 che saranno selezionati dal bando straordinario finanziato dal Ministero (altri 50 andranno all’Aquila, altrettanti in Lombardia e Veneto), oltre che per i 100 giovani stranieri e comunitari che usufruiranno della stessa possibilità grazie alle risorse regionali destinate al servizio civile. Complessivamente, nelle aree del cratere delle province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia saranno 450 i giovani impegnati nei settori educativo ed assistenziale con capofila il Comune di Modena; altri 50 volontari lavoreranno nel settore dei beni artistici e culturali con capofila Arci Servizio Civile.

Modena guida quindi la progettazione dei percorsi e dei progetti in cui saranno impegnati i volontari, coinvolgendo le realtà territoriali che, oltre ad aver gestito l’emergenza terremoto, coordineranno i giovani in servizio civile: l’Unione dei Comuni modenesi Area Nord, del Sorbara, Terre d’Argine, Reno Galliera, Terre di Pianura, Terre d’Acqua, Pianura reggiana e Bassa reggiana, Associazione Intercomunale Alto Ferrarese e il Comune di Ferrara. Una progettazione a cui collaborano Copresc ed Enti accreditati al servizio civile.

“Il Comune di Modena, che pur non usufruirà dei volontari assegnati dal bando straordinario non essendo tra le zone del cratere - spiega l’assessore comunale alle Politiche giovanili e Cooperazione internazionale, oltre che presidente del Copresc, Fabio Poggi -  si è impegnato concretamente e da subito accanto alla Regione per dare concretezza al bando che costituisce una risorsa per le popolazioni colpite dal terremoto e un’opportunità per molti giovani, soprattutto per quelli residenti nel territorio. Abbiamo quindi volentieri, impegnato le competenze interne dell’Amministrazione, adoperandoci inoltre per mettere in rete tutte le realtà coinvolte, con l’obiettivo di predisporre in tempi brevi i progetti sulla base dei quali il Ministero pubblicherà il bando straordinario, una volta sottoscritto il Protocollo d’intesa con i commissari straordinari delle tre Regioni interessate”.

Due le aree di intervento in cui i volontari lavoreranno a favore delle popolazioni colpite dal sisma: l’assistenza verso persone anziane o minori e l’attività educativa rivolta a bambini e ragazzi.

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