07/12/2012

MOSTRE, CONCERTI E VISITE GUIDATE NEL FINE SETTIMANA

Aperti chiostro e sagrestia di San Biagio, domenica il Quartetto Arquà alla Civica

Il concerto del Quartetto Arquà alla Galleria civica. Le visite guidate ai restauri del chiostro e della sagrestia di San Biagio. Le mostre di figurine d'epoca. Ecco le principali proposte dei Musei modenesi per il fine settimana dell'Immacolata.

Arte contemporanea. Per iniziativa degli Amici della Musica di Modena si esibirà in concerto domenica 9 dicembre alle 17 a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena il Quartetto Arquà L'evento sarà preceduto da una visita guidata gratuita a partire dalle 15 alla mostra "Changing Difference. Queer Politics and Shifting identities", allestita fino al prossimo 27 gennaio sia a Palazzo Santa Margherita che alla Palazzina dei Giardini. In programma musiche di Stravinskij e Schnittke: da Igor Stravinskij (1882-1971) "Tre Pezzi per Quartetto d’archi" (1914) a "Canone in memoriam Igor Stravinsky per quartetto d’archi" (1971) di Alfred Schnittke (1934-1998); da "Quartetto per archi n. 3" (1983) sempre di Schnittke a "Concertino per quartetto d’archi" (1920) di Stravinskij. Nato nel 2010 in seno all’Orchestra giovanile italiana, formazione della Scuola di Musica di Fiesole, vincitore di borse di studio (Fondazione Walton) e concorsi ("Nuovi Orizzonti" di Arezzo e "Arte Musicale e Talento" di Montecchio Maggiore), il Quartetto Arquà si è esibito in importanti teatri italiani e, in diretta Radio3, a "I Concerti del Quirinale". Ospita il concerto la sala grande del Palazzo Santa Margherita, nella quale sono in mostra le opere della mostra "Changing Difference", dedicata al lavoro di Peter Hujar, Mark Morrisroe e Jack Smith, protagonisti della cultura underground americana tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Curata da Lorenzo Fusi, la tripla personale accompagna il pubblico in un percorso attraverso i generi e gli orientamenti sessuali. Organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, in partnership con Gender Bender, sarà possibile visitarla dalle 10.30 alle 19 sia sabato sia domenica.
Arte. Gli interventi di restauro finanziati con i contributi dei parrocchiani si possono ammirare nelle visite guidate alla sagrestia e al chiostro della chiesa di San Biagio nel Carmine, in un percorso che parte dai capolavori trecenteschi di Tomaso da Modena per arrivare agli esiti barocchi dei quadraturisti Colonna e Mitelli. La chiesa di San Biagio nel Carmine è stata riaperta da poco al pubblico al termine di una importante campagna di consolidamento e restauro dopo l'evento sismico del 1996 ed è nuovamente inagibile a causa dei danni recati alla struttura della navata dal terremoto del maggio 2012. Tuttavia, nel corso dell'anno sono stati realizzati un intervento conservativo e il recupero di un affresco, fortemente voluti dal parroco don Gianni Gherardi che li ha finanziati con contributi dei parrocchiani. Nei sabati e nelle domeniche di dicembre alle 16 e alle 16.30 (8, 15-16, 22-23 dicembre) una serie di visite guidate, gratuite e senza prenotazione, al chiostro e alla sagrestia consentiranno di apprezzare le novità emerse, attraverso un percorso che dalle testimonianze gotiche rappresentate dal capolavoro trecentesco di Tomaso da Modena e dall'affresco di San Martino giunge agli esiti barocchi con le decorazioni dei quadraturisti, Colonna e Mitelli, in seguito impegnati nella reggia di Sassuolo, a palazzo Pitti per i Medici e presso il re di Spagna a Madrid.
Museo della figurina. Oggetti un tempo di uso comune, ormai caduti in disuso, in alcuni casi rari, come la "magiostrina", il "calcagnino" o lo "strandkorb": sono i protagonisti della nuova mostra del Museo della figurina, “Cose da niente: Il fascino discreto degli oggetti”. L'esposizione, che ha inaugurato in corso Canalgrande 103 in occasione del Festival Filosofia, è un viaggio nel passato con circa 200 illustrazioni d'epoca, tra coni da zucchero, macinini, tabacco da fiuto, vasi da notte, cuccumelle e sali d'ammonio. Accanto alla mostra ci sono un catalogo con testi e racconti inediti che rievoca un giornale di fine Ottocento e un'installazione di Clementina Mingozzi. La mostra "Cose da niente. Il fascino discreto degli oggetti" è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in occasione del Festival Filosofia dedicato alle cose. Attraverso immagini e parole, racconta la storia di oggetti ormai superati, ma che hanno avuto grande peso nella vita delle persone: il cono dello zucchero - caratterizzato da una tinta diventata, per antonomasia, 'carta da zucchero' -, il macinino e la cuccumella, il vaso da notte, il tabacco da fiuto, i sali d'ammonio e il biberon 'assassino'. Cose quasi 'da niente' al pari delle figurine, ma che hanno la capacità di evocare emozioni e atmosfere e sono ormai degne di far parte di collezioni pubbliche e private. Aperta con ingresso gratuito fino al 24 febbraio, l'esposizione è curata da Thelma Gramolelli con la collaborazione di Paola Basile e Maria Giovanna Battistini. Si può visitare sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.

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