27/09/2012

PUNTO D’ACCORDO/2 - CON LA CRISI IN AUMENTO I CASI DI CONFLITTO

Da gennaio a luglio seguite dallo sportello di mediazione del Punto d’Accordo 72 situazioni (86 nell’intero 2011) più altre 42 direttamente sul territorio (70 nel 2011)

Sono 131 le persone che da gennaio a luglio si sono rivolte allo sportello di mediazione dei conflitti del Punto d’Accordo, il centro dedicato del Comune di Modena. Nell’intero anno 2011 sono state 135 e nel 2010 96.  I casi di conflitto seguiti a sportello finora stati 72 (86 in tutto il 2011 e 69 nel 2010), di cui il 44% di tipo scolastico (all’11 e al 3,7% gli anni scorsi), il 38% di vicinato e il 12% familiare. I casi seguiti direttamente sul territorio invece in sette mesi sono stati 42 (70 nel 2011 e 44 nel 2010). Il picco di segnalazioni e di interventi di mediazione sul territorio si registra solitamente nel mese di giugno, al termine delle scuole, momento in cui ragazzi e adulti vivono maggiormente gli spazi pubblici. Fa eccezione il 2012, quando nel mese di giugno, subito dopo gli episodi di terremoto che hanno interessato anche la provincia di Modena, ci sono state solo tre segnalazioni.

“Nel corso degli anni è aumentato in modo significativo il numero di situazioni conflittuali seguite dal Punto d’Accordo. Senz’altro – afferma l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative Francesca Maletti – ciò dipende da una maggior conoscenza del servizio da parte dei cittadini, ma in parte anche la situazione di crisi economica potrebbe aver influito su questa impennata. E’ stato infatti riscontrato che in diversi casi le persone coinvolte in conflitto risultassero disoccupate, quindi in difficoltà economiche e in parte con disagi abitativi. In questo panorama, il momento del post terremoto è una parentesi eccezionale”, evidenzia ancora Maletti. “Gli episodi sismici che si sono verificati hanno portato a un momentaneo calo delle problematicità quotidiane, l’attenzione dei cittadini anche a Modena è stata sicuramente catalizzata sugli eventi e la gente, confluita nelle strade, ha in molti casi ritrovato la voglia di condividere gli avvenimenti con gli altri”.

Azioni sul documento