18/09/2012

TERREMOTO / 1 – IL CINQUE PER MILLE PER LA RICOSTRUZIONE

Approvata a larga maggioranza la mozione del Pdl emendata su proposta di Pighi che chiede la pubblicazione delle associazioni impegnate. Respinto un odg della Lega nord

Il Comune di Modena promuoverà iniziative per far conoscere alla cittadinanza la possibilità di devolvere il cinque per mille dell’Irpef a enti e associazioni impegnate nel restauro di monumenti e vestigia modenesi colpite dal terremoto dello scorso maggio. Lo farà rendendo pubblico un elenco delle associazioni impegnate in tal senso che dovranno segnalare la loro intenzione all’Amministrazione comunale, comunicare preventivamente quali interventi intendano appoggiare e impegnarsi a comunicare i destinatari delle somme devolute sommariamente rendicontate.

Lo ha deciso il Consiglio comunale di Modena nella seduta di lunedì 17 settembre, dedicata al terremoto, approvando a larga maggioranza (unico voto contrario quello della consigliera Ingrid Caporioni del Pd), l’ordine del giorno del Pdl presentato il Aula da Andrea Galli ed emendato sulla base dell’indicazione proposta dal sindaco Giorgio Pighi.

In un primo tempo, infatti, la mozione chiedeva al Comune di individuare gli enti e le associazioni in grado di assolvere all’impegno, ma su più fronti sono arrivate riserve. In particolare, Eugenia Rossi dell’Idv ha espresso il timore che si finisse con lo stilare “la lista delle associazioni buone e cattive: mi chiedo come possa fare il sindaco ad individuarle”, ha aggiunto.

Per il Pd, anche Cinzia Cornia si è detta perplessa: “Tutti siamo orientati a far sì che arrivino più fondi possibili per la ricostruzione, ma il Comune non può promuovere alcune associazioni”. Ingrid Caporioni ha evidenziato il ruolo “importantissimo” svolto dal volontariato: “Sono centinaia le associazioni che con il cinque per mille hanno fatto tanto per rispondere ai bisogni delle popolazioni terremotate. Credo per questo sia doveroso ascoltare e trovare le soluzioni insieme al Centro servizi per il volontariato”. Luigi Alberto Pini avrebbe auspicato la possibilità di invitare i cittadini a versare il cinque per mille al Comune per la realizzazione delle opere civili piuttosto che alle associazioni, soluzione però praticabile solo attraverso la richiesta di una nuova legge al Parlamento.

Adolfo Morandi, capogruppo del Pdl, ha precisato che “non si tratta di un impegno vincolante per i cittadini” e che “il Comune svolgerebbe solo una funzione di comunicazione fornendo indicazioni”. Sandro Bellei, sempre per il Pdl, si è detto sbalordito delle reazioni di alcuni consiglieri rispetto all’ordine del giorno “che evidentemente ha in animo di aiutare a ricostruire in questo momento di bisogno. Cerchiamo di trovare un punto d’accordo – ha aggiunto – senza intervenire in maniera capziosa”. Andrea Galli ha sottolineato come non ci sia “alcuna necessità di mediazione: il Comune potrebbe fornire semplici indicazioni per indirizzare la scelta di tante persone che non esprimono preferenze per il cinque per mille”.

Per Sergio Celloni di Mpa “è assurdo non raggiungere un accordo su un argomento come questo. Qui stiamo a discutere di questioni di lana caprina mentre ci sono persone che non hanno più la casa o l’attività”. Anche Stefano Barberini della Lega nord ha sollecitato di evitare discussioni non determinanti: “Se c’è accordo sulle modifiche al documento andiamo avanti nella trattazione senza bisogno di dover dire ognuno la propria”.

L’assessore ai Lavori pubblici e alla Qualità e sicurezza della città Antonino Marino è intervenuto nel dibattito sottolineando il “giusto spirito” della mozione: “Individuare le associazioni è complicato, ma limitarsi a sollecitare i cittadini affinché versino il cinque per mille per la ricostruzione credo si possa fare. Sarebbe positivo che il Consiglio comunale trovasse un punto d’incontro”.

Anche il sindaco Pighi ha definito “altamente positivo” l’intento alla base dell’ordine del giorno: “Bisogna confrontarsi sui limiti ed eliminarli”, ha detto proponendo di invitare le associazioni intenzionate a impegnarsi nella ricostruzione a segnalarlo al Comune.

Nella stessa seduta è stato invece respinto con il voto favorevole di Lega nord e Pdl, contrario della maggioranza e con l’astensione di Modena5stelle-beppegrillo.it, un ordine del giorno presentato da Stefano Barberini della Lega nord, che chiedeva a sindaco e Giunta di attivarsi presso il presidente della Giunta regionale Vasco Errani, affinché in qualità di Commissario straordinario all’emergenza richieda l’istituzione di una “zona franca” nelle aree terremotate delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova.

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