18/09/2012

TERREMOTO / 3 – UN BANDO PER ASSEGNARE GLI ALLOGGI SFITTI

L’assessore Maletti ha risposto a un’interrogazione di Ricci, che ne ha presentata una pure sui migranti. Trattate anche due istanze di Bellei su Venturi e Chiesa del Voto

Già da alcuni mesi l’Amministrazione sta raccogliendo la disponibilità di alloggi sfitti da mettere a disposizione delle persone che hanno la casa inagibile a causa del terremoto. Sono una decina le disponibilità raccolte fino a oggi. Nei prossimi giorni il Comune pubblicherà un bando per assegnare questi, e quelli che si reperiranno in futuro, in base alle priorità indicate dall’ordinanza 25 della Regione.

Lo ha annunciato l’assessore ai Servizi sociali e Politiche abitative Francesca Maletti rispondendo all’interrogazione urgente di Federico Ricci (Sinistra per Modena) durante il Consiglio comunale di lunedì 17 settembre.

L’istanza di Ricci, “preoccupato soprattutto per l’utenza debole costituita da anziani e stranieri privi del sostegno di familiari e parenti” chiedeva di rispondere alle necessità delle popolazioni terremotate, coinvolgendo nella ricerca di alloggi sfitti anche i comuni fuori dalla zona del cratere”. L’assessore Maletti ha precisato che la recente ordinanza regionale, la numero 25, prevede che a raccogliere le disponibilità di appartamenti siano i Comuni o Acer, a cui il compito è stato affidato a livello provinciale. “Come Comune di Modena – ha aggiunto - stiamo quindi predisponendo un bando per destinare gli alloggi a persone con la casa inagibile a causa del sisma”. L’assessore ha inoltre ricordato che a Modena sono ancora 7 le famiglie residenti in albergo e 41 quelle che hanno un contributo per autonoma sistemazione. Ha infine sottolineato che nelle popolazioni terremotate è vivo il desiderio di tornare o rimanere nei Comuni di residenza, “quindi – ha detto - non credo ci saranno molte richieste per venire a Modena, mentre ritengo che dobbiamo continuare a lavorare assieme agli altri Comuni per definire i percorsi per agevolare il rientro”.

Nella seduta consiliare dedicata alla trattazione di ordini del giorno e interrogazioni sul terremoto che ha colpito l’Emilia, l’assessore Maletti ha risposto a un’ulteriore interrogazione di Ricci sul rischio che i migranti lascino la città a causa del sisma e su cosa intende fare l’Amministrazione per scongiurarlo.

“Pochi sono i migranti che hanno lasciato il Comune di Modena per il terremoto, molti invece lo hanno fatto per la crisi economica”, ha risposto l’assessore che ha anche spiegato come, durante e dopo l’emergenza terremoto, ai migranti siano stati garantiti gli stessi servizi assicurati ai modenesi privi di rete familiare o amicale. “Delle 16 famiglie accolte in un primo tempo in albergo, 8 erano straniere – ha osservato Maletti - come lo sono 4 di quelle ancora ospitate. Ugualmente, il contributo per autonoma sistemazione è andato anche a 4 famiglie straniere”.

L’interrogante si è dichiarato soddisfatto di entrambe le risposte.

Il consigliere del Pdl Sandro Bellei ha invece chiesto attraverso un’interrogazione urgente qual sia la situazione del Venturi in seguito ai danni causati dal sisma, anche in considerazione della mancata “accettazione di 57 nuovi iscritti”.

“Gli studenti del Venturi – ha risposto l’assessore all’Istruzione Adriana Querzè riepilogando la situazione – hanno regolarmente iniziato l’anno scolastico. Delle tre sedi dell’Istituto, quella di via Belle Arti è stata completamente ripristinata assieme alla Gipsoteca; le 47 aule rese necessarie dall’inagibilità della sede di via dei Servi sono state recuperate in locazione, in parte, in via Sgarzeria e, in parte, in via Rainusso, in locali dove prima erano collocate le classi del Sigonio ora riunite tutte nelle ex Marconi. Il Comune – ha aggiunto Querzè - è direttamente interessato all’edificio di via dei Servi, di proprietà comunale, quindi assieme alla Provincia valuterà il da farsi tenendo conto del desiderio dell’Istituto di rientrare nella propria sede, dei costi per il ripristino e dell’esigenza di non svuotare un contenitore del centro storico. Mentre per quanto riguarda i ragazzi inizialmente non accettati, una parte di loro ha potuto rientrare nella nuova prima che si è formata”.

Infine, Sandro Bellei ha illustrato un’interrogazione urgente sulla “mancata precauzione per la messa in sicurezza della Chiesa del Voto”, facendo riferimento alla caduta di una delle palle di marmo del tetto in seguito alla scossa sismica del 29 maggio e ricordando che già in passato era accaduto qualcosa di simile.

L’assessore ai Lavori pubblici Antonino Marino ha spiegato che “la sfera è probabilmente caduta per una sollecitazione simultanea molto elevata” e che “anche dopo la scossa del ’96 tutte le sfere risultavano integre e ben agganciate alla sede, mentre l’episodio riportato dal consigliere si riferiva forse a una croce di ferro”. In ogni caso Dopo l’ultimo evento sismico tutte le palle decorative sono state rimosse e messe in sicurezza.

Bellei ha replicato che, pur non mettendo in dubbio le verifiche effettuate su edifici monumentali e chiese comunali, un evento simile alla caduta della palla era già avvenuto anni prima e quindi si sarebbero potute mettere in atto misure precauzionali preventive.

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