18/09/2012

TERREMOTO / 4 – GAS RIVARA, “NO” AL PROGRAMMA DI RICERCA

Con un odg di Pd e Sinistra per Modena il Consiglio chiede alla Regione di sollecitare il ministero in tal senso. Respinta invece la mozione di Modena5stelle-beppegrillo.it

Il Comune di Modena chiederà alla Giunta regionale di sollecitare il ministero dello Sviluppo economico a non rilasciare l’autorizzazione al programma di ricerca per l’accertamento della fattibilità dello stoccaggio di gas nella zona di Rivara, alla luce dei dati scientifici evidenti e nel rigoroso rispetto delle norme. Sarà, inoltre, richiesto l’impegno della Regione ad attivarsi per ribadire la propria competenza legislativa in materia, rigettando la revisione dell’articolo 117 della Costituzione richiesta dal Pdl in Parlamento, tesa a ricondurre sotto esclusiva potestà legislativa nazionale il tema dell’energia e della sua disciplina.

Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 17 settembre, ha infatti approvato con il voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena e Modena futura, il voto contrario del Pdl, l’astensione di Mpa, Modena5stelle-beppegrillo.it e Idv, e il non voto di Michele Barcaiuolo del Pdl, una mozione della maggioranza sul tema, presentata in Aula da Federico Ricci (Sinistra per Modena). Respinto, invece, l’ordine del giorno presentato da Sandra Poppi (Modena5stelle-beppegrillo.it) che esprimeva solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma “con impegno, per motivi di precauzione, a contrastare gli accertamenti e la realizzazione dello stoccaggio di gas a Rivara ed eventuali altri depositi sotterranei nelle zone a rischio”. Ha ottenuto il voto favorevole anche di Modena futura e Idv, contrario di Pd, Pdl, Sinistra per Modena, l’astensione di Ingrid Caporioni del Pd e il non voto di Michele Barcaiuolo del Pdl.

Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha individuato nel “punto d’osservazione” la differenza tra l’odg della maggioranza, e quello di Modena5stelle-beppegrillo.it, che hanno “ampie aree di sovrapposizione”. Trande ha precisato che “abbiamo voluto valorizzare, almeno quanto i comitati ‘No gas’, il ruolo determinante svolto dalle istituzioni, che sono state in grado di raccordarsi con i comitati civici. Ciò ha inciso profondamente sul risultato”, ha aggiunto sottolineando l’importanza di mantenere sempre un profilo dal punto di vista scientifico.

Per il Pdl, Andrea Galli ha sostenuto che “il deposito da qualche parte deve essere fatto ed è assurdo sostenere che a scatenare il terremoto siano stati gli studi di prospezione dei pozzi: le dimensioni della Terra sono tali per cui non si può pensare che le scosse sismiche siano il risultato di qualche carica esplosiva nel sottosuolo. E’ comprensibile che le popolazioni abbiano qualche perplessità, ma le istituzioni non possono fare la caccia alle streghe e se Erg avesse fatto gli studi sarebbe stato un bene per lo conoscenza geologica del territorio”. Luigia Santoro ha ricordato che già a marzo il ministero all’Ambiente aveva dato parere favorevole agli “accertamenti per verificare la sismicità della zona al fine di valutare la fattibilità dell’impianto di Rivara: un’azione di ricerca che richiedeva a Erg un investimento di  20 milioni di euro. Lo Stato – ha aggiunto - non può accettare il diktat di un Regione, poiché le Regioni non possono ostacolare la ricerca che, se fatta con tutti i criteri di sicurezza sarebbe nell’interesse delle popolazioni della zona”. Giancarlo Pellacani si è detto “completamente d’accordo con Galli” definendo “strumentali” gli argomenti dell’odg e ha osservato: “Non mi schiero a favore del deposito perché non ho gli elementi per decidere, mancano le analisi scientifiche, anche se resta il fabbisogno energetico. Non si possono invocare motivi di precauzione senza aver gli elementi per dire che è pericoloso”.

Sergio Celloni di Mpa, premettendo di essersi già schierato a favore del deposito di gas di Rivara, ha però precisato di avere sempre chiesto maggiori valutazioni sul territorio per capire meglio la situazione. “Come Regione Emilia-Romagna abbiamo sempre sottovalutato l’eventualità di una forte scossa sismica – ha commentato - e perseveriamo in questo pressappochismo all’italiana: quindi ci dobbiamo aspettare di tutto”.

Eugenia Rossi dell’Idv ha invece parlato di “follia del nucleare” si è espressa a favore dell’odg della Poppi e ha preso le distanze da quello della maggioranza per tre motivi: “l’eccessiva fiducia nella scienza che troppo spesso ha fallito, i danni che avrebbero potuto essere molto più gravi e il fatto che ora sappiamo trattarsi di una zona altamente sismica dove è quindi impensabile fare un’operazione di stoccaggio”.

Sandra Poppi (Modena5stelle-beppegrillo.it) ha sottolineato quanto poco possa incidere i consiglieri nella richiesta di soprassedere all’impianto, che invece possono supportare i cittadini e le popolazioni della zona nella richiesta al ministro e, in osservanza al principio di precauzione, nel chiedere un censimento di tutti gli impianti di stoccaggio o trivellazione”.

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