28/09/2012

VARIAZIONE DI BILANCIO, IL DIBATTITO IN AULA

Per il Pd “una manovra strutturale che premia le capacità previsionali del Comune”. Per le opposizioni “nessuna revisione strutturale della spesa, solo maggiori tasse”

“Dobbiamo avviare un confronto con tutte le parti sociali per incominciare a costruire la manovra 2013”, lo ha detto l’assessore al Bilancio Giuseppe Boschini concludendo il dibattito che giovedì 27 settembre ha preceduto l’approvazione della variazione di bilancio (Pd favorevole, astenuta Sinistra per Modena, contrari Pdl, Modena futura, Idv) assieme a due modifiche per le aliquote Imu (favorevole la maggioranza, contrari Pdl, Modena futura, Idv, Udc) e alla sospensione sino a fine anno dell’imposta di soggiorno (favorevole la maggioranza, contrari Pdl, Idv, astenuta Modena futura), oltre che di un odg del Pd (a favore anche Sinistra per Modena, contrari Pdl, Idv, Modena futura).

“Ristrettezze, dal punto di vista dei trasferimenti e per le future eventuali spending review, e incertezza, politica ma anche per effetto della crisi economica, caratterizzano il quadro in cui ci muoviamo e in cui, nostro malgrado, continueremo a muoverci – ha osservato Boschini – rispetto al bilancio del prossimo anno quando dovremmo fare ragionamenti radicali; è possibile fare un bilancio a partire da un ulteriore riduzione di spesa ma solo attraverso un lavoro organico, già per altro avviato, e a condizione che non si ritenga la spesa pubblica un male di per sé, perché essa implica anche sviluppo. Se ci sono margini di spesa vanno esplorati con la collaborazione di tutte le forze della città: è a questo che penso occorra dedicarsi nei prossimi mesi”.

Il capogruppo del Pdl Adolfo Morandi ha aperto il dibattito sottolineando che “non esiste alcuna revisione strutturale della spesa: la manovra storna maggiori entrate dalla parte corrente a quella in conto capitale; l’aumento delle tasse è l’unico elemento strutturale del bilancio e il prossimo anno, di fronte a maggiori fabbisogni, immagino saranno introdotte maggiori tasse”, ha affermato precisando: “La variazione mette in evidenza che il bilancio preventivo contemplava entrate inferiori a quelle effettive per consentire alla Giunta una manovra pesante che ha comportato un aumento della tassazione pari a 26 milioni di euro per la città. Occorreva invece una maggiore revisione della spesa e ridurre il peso delle tasse. Oggi entra una sorta di tesoretto, una sopravvenienza rispetto al conteggio fatto dai tecnici che si vuole far passare per virtuoso e strutturale, consentendo di ricondurre oneri cimiteriali e di urbanizzazione in conto capitale, in realtà ciò avviene per l’aumento delle tasse. Intanto crescono gli insoluti e le difficoltà per le imprese”.

Eugenia Rossi di Idv ha definito “acqua fresca” l’ordine del giorno del Pd; ha ringraziato l’assessore per la ricchezza di informazioni, ma ha chiesto “elementi di discontinuità rispetto al passato, perché occorre il coraggio di cambiare a partire dalla spending review” e a ha toccato alcuni punti: “Minori spese sì, ma non a scapito del welfare, vanno stabiliti criteri di priorità tra gli assessorati e bisogna controllare le associazioni”. Per quanto riguarda le società partecipate: “Attenzione perché non è il momento di vendere, oltre al fatto che verrebbero a meno i dividendi e la Corte dei Conti è già preoccupata per la situazione del bilancio 2010”. Inoltre: “No all’imposta di soggiorno per non deprimere un valore turistico già basso”, mentre “le aliquote Imu sono e restano alte, e il segnale dato in variazione è insufficiente, facilmente aggirabile con un escamotage”. Altre incognite per la Rossi sono il Novi Park che “non vorrei ricadesse sulle spalle dei cittadini come sta accadendo con Hera dove maggiori tariffe non corrispondono a migliori servizi”.

Per il Pd, Giuliana Urbelli ha puntato su tre aspetti della variazione. Innanzitutto, “nessuna errata previsione per le entrate Imu: le stime prudenziali del Comune si sono rivelate esatte generando un effetto virtuoso, cioè maggiori trasferimenti dallo Stato per i meccanismi di finanza pubblica del ministero che aveva sovrastimato il gettito”. Secondo: “Non sarà necessario ritoccare al rialzo le aliquote Imu, anzi speriamo possano attenuarsi nel 2013”. Infine, “il trasferimento in conto capitale degli oneri cimiteriali e di urbanizzazione incide positivamente sugli investimenti e libera risorse per i pagamenti dei fornitori per effetto dell’alleggerimento del Patto di stabilità”. La consigliera ha quindi evidenziato il positivo significato strutturale della manovra, come Stefano Prampolini che ha anche rimarcato “il non ricorso a ulteriore tassazione, il lavoro di spending review locale e il fatto che non ci siano tagli ai servizi, mentre i problemi vengono dai vincoli e dall’incertezza con cui la finanza locale deve confrontarsi”. Salvatore Cotrino, che ha anche presentato l’odg, ha puntualizzato “il tema dell’avanzo primario (la differenza positiva fra ciò che entra e ciò che esce) di oltre tre milioni e con trend in crescita, che è un indice di buona politica e di strutturalità” e la difficoltà di fare una sostanziosa spending review in un Comune dove comunque sono stati tagliati ben 11 milioni. Il capogruppo Paolo Trande ha denunciato un “Patto di stabilità che consegna a Modena una sterilizzazione di risorse di 22,9 milioni. Avevamo immaginato – ha detto - di dover alienare beni per 13 milioni, ora abbiamo motivo di pensare che saranno molti meno, anche grazie al fatto che abbiamo avviato una manovra di risparmio, e impegniamo la Giunta a questo obiettivo: ridurre al massimo le alienazioni di patrimonio”.

Federico Ricci ha annunciato il voto favorevole di Sinistra per Modena all’odg, “mentre, rispetto alla variazione – ha detto – rimane la preoccupazione per l’eventualità di alienazioni patrimoniali, in particolare per quanto riguarda Hera, vediamo il rischio che la vendita di azioni abbia ricadute negative sulla possibilità del Comune di incidere sulla politica dell’azienda” e rispetto al servizio idrico ha anche parlato del rischio di contravvenire all’esito del referendum sull’acqua.

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