25/01/2013

“ANTWORK 2013”, IL PROGETTO PER GIOVANI CREATIVI RILANCIA

Per il terzo anno i Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma insieme per sostenere gli artisti emergenti dei territori. Corsi, workshop, due in città, e un nuovo sito web

A Modena le prime iniziative in programma sono due workshop ai quali ci si può iscrivere gratuitamente entro il 15 febbraio: uno di “video mapping” e uno, intitolato “Sountdracks”, sulle sonorizzazioni e il rapporto tra musica e immagini. Rientrano nell’ampio “pacchetto” di proposte del progetto “AntWork” (sottotitolo: Giovani produzioni in rete tra Modena, Reggio Emilia e Parma), che riparte anche nel 2013 sotto la direzione artistica di Lorenzo Immovilli, forte delle esperienze accumulate nelle attività degli ultimi due anni, con l’obiettivo di sostenere la produzione artistica dei nuovi talenti, creando le condizioni per metterli in contatto tra loro.

“Con ‘AntWork’ proseguiamo un percorso comune con altre Amministrazioni vicine per offrire opportunità ai giovani creativi – spiega Roberto Alperoli, assessore alla Cultura del Comune di Modena –. Si tratta di un'altra tessera di un mosaico di iniziative nelle quali cerchiamo sempre di riservare spazio espressivo a ragazzi e ragazze, offrendo loro occasioni di farsi conoscere, coinvolgendoli e ascoltando le loro idee e proposte. Che si tratti di arti visive, musica, poesia, teatro o design; in manifestazioni specifiche o all’interno dei programmi delle rassegne e degli eventi che organizziamo e promuoviamo. E anche nel caso di ‘Antwork’ puntiamo a creare condizioni utili affinché possano essere agevolati nella ricerca di percorsi produttivi e professionali”.

I tre Comuni capoluogo allineati lungo la via Emilia - che insieme condividono il progetto dall’inizio e nel 2013 sono supportati dalla Regione Emilia-Romagna, dal dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri (grazie a finanziamenti previsti dal progetto “Creatività Giovanile”) e dall’Anci, (l’associazione nazionale dei Comuni italiani) – invitano, dunque, i giovani artisti tra i 18 e i 35 anni che nelle tre province vivono, lavorano o studiano a partecipare.

Il punto di incontro è la rete internet, e più precisamente il sito di “AntWork” (www.antworkproject.it), dove il primo passo è iscriversi inserendo il proprio profilo e le proprie idee. Compilando il modulo on-line al link “Partecipa” sarà possibile candidarsi (senza vincoli di date di chiusura) per prendere parte al progetto generale, mentre un ulteriore passaggio consente di indicare preferenze specifiche su gruppi di lavoro e progetti. Sono una decina quelli che nel corso dell’anno vedranno la luce sui tre territori: produzioni video legate allo spettacolo, applicazioni per telefonia mobile, produzioni teatrali, lavori di design, esposizioni di scultura, pittura e fotografia, workshop, corsi e molto altro.

I corsi e i progetti realizzati saranno restituiti alle città con eventi pubblici o all’interno di festival, eventi culturali, e nelle rassegne estive in programma nei tre Comuni coinvolti.

Per quanto riguarda le attività di corsi che si svolgono a Modena, il primo, “Soundtracks, Musica da film” partirà dopo la metà di febbraio per proseguire fino a maggio. Promosso dal Centro Musica e dall’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena, consiste in un progetto curato dalla rock band “Giardini di Mirò” che si rivolge a tutte le realtà musicali interessate all’integrazione tra suoni e immagini.

Si rivolge sia a band che a solisti e inviterà a sperimentare spaziando senza limitazioni di genere dall’elettronica al noise, dalle contaminazioni neoclassiche alla world music fino al post-rock, per esplorare le relazioni tra suoni e immagini con particolare attenzione al cinema.

Il secondo workshop modenese, intitolato “Mapping around” si svolgerà invece tra marzo e aprile a cura dello studio di visual design “Apparati Effimeri” con sede al Centro Musica. Lo scopo del corso è analizzare la teoria del “video mapping” e la sua applicazione pratica attraverso lo studio dei metodi di produzione dei contenuti video e la loro messa in onda in occasione di due importanti eventi. Il “video mapping” è la tecnica digitale di proiezioni tridimensionali applicata all’architettura, che può essere corredata da un sound sincronizzato rendendo l’ambiente immersivo e iper-reale, creando effetti scenografici di grande impatto.

Azioni sul documento