22/01/2013

ECCO COSA SIGNIFICA ESSERE CITTADINO D’EUROPA

Nell’Anno europeo dedicato al tema, iniziative per le scuole e i giovani su diritti, doveri e opportunità: dalla mobilità internazionale alla possibilità di votare

Un vero e proprio kit didattico per “Educare alla cittadinanza europea” con schede, materiali multimediali e giochi; il laboratorio “L’Europa raccontata” (per le scuole medie, primo appuntamento venerdì 25 gennaio) con le testimonianze di chi ha vissuto i passaggi fondamentali della storia dell’Ue; sei incontri di orientamento, a partire dal 15 febbraio, sul Servizio volontario europeo; altri due appuntamenti (il primo è il 21 febbraio) sulle opportunità di mobilità internazionale per i giovani promossi in collaborazione con Ergo, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori, e l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Sono solo alcuni esempi delle attività programmate dal Progetto Europa del Comune di Modena e dal centro Europe Direct Modena in occasione dell’Anno europeo dei cittadini 2013 indetto dall’Ue, in vista delle elezioni europee del 2014, per “stimolare il dibattito su diritti, doveri e opportunità per i cittadini dell’Unione e rafforzarne consapevolezza e conoscenza”, spiega Simona Arletti, assessore con delega alle Politiche europee ricordando che è dal 1997 che il Comune di Modena è impegnato su questi temi con un ufficio, Progetto Europa, che prevede sia un centro di informazione ufficiale sull’Unione europea (Europe Direct Modena) sia un impegno nella ricerca di finanziamenti (oltre cinque milioni e mezzo di euro nel corso degli anni) e nella progettazione e gestione delle iniziative.

Il programma delle attività dedicate all’Anno europeo dei cittadini 2013 è stato illustrato in occasione della presentazione a Modena della piattaforma digitale “Europa = Noi” realizzata dal Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio in collaborazione con il Parlamento europeo e il ministero dell’Istruzione.

“E’ proprio a partire dalle scuole e dai giovani – sottolinea Arletti – che è necessario far comprendere i benefici concreti della cittadinanza europea, che spesso non sono pienamente conosciuti”. Come, per esempio, il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio dei 27 Stati membri dell’Unione europea (saranno 28 dal 1 luglio con l’ingresso della Croazia), quello di votare e di candidarsi alle elezioni amministrative ed europee nello Stato membro in  cui si risiede, oppure la possibilità di godere della tutela consolare delle autorità di uno qualsiasi degli Stati membri nel momento in cui ci si trova in un Paese straniero senza rappresentanza diplomatica italiana. E poi, ancora, il diritto a presentare petizioni al Parlamento europeo, di ricorrere al Mediatore europeo o di rivolgersi alle istituzioni dell’Unione e di presentare una cosiddetta “iniziativa dei cittadini”, una nuova forma di partecipazione diretta alla politica dell'Unione europea introdotta con le ultime modifiche apportate dal Trattato di Lisbona: servono un milione di firme (da raccogliere on line in almeno sette Paesi membri) per avanzare una proposta alla Commissione europea.

“Sono davvero tanti i diritti di cui dobbiamo essere consapevoli – aggiunge Arletti – e a questi ne sono correlati altri relativi, per esempio, alla circolazione di beni e servizi, alla protezione dei consumatori e della salute pubblica, alla parità di opportunità e di trattamento, all’accesso al lavoro e alla protezione sociale. Ma l’attenzione è soprattutto su quelli relativi alla libertà di circolazione come la possibilità di conservare i diritti previdenziali spostandosi da un Paese all’altro per motivi di lavoro; di beneficiare dell’assistenza sanitaria; di ottenere il riconoscimento delle proprie qualifiche formative e professionali. L’impegno per favorire la mobilità internazionale – conclude Arletti – è anche uno dei filoni principali sviluppati in questi anni dal Comune portando, per esempio, già oltre 70 giovani a lavorare all'estero come volontari”.

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