25/10/2013

IL CONSIGLIO RESPINGE MOZIONE CONTRO LA MINISTRA KYENGE

A presentare l’ordine del giorno era stato Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia

E’ stata respinta dal Consiglio comunale di Modena di giovedì 24 ottobre una mozione di Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) che chiedeva di condannare una dichiarazione di Cècile Kyenge. Hanno votato favore anche Pdl, Modena futura, Lega nord e Udc; contrari Pd e Sel.

Nell’ordine del giorno si faceva riferimento a una frase, “Una delle proposte che intendo portare avanti sarà la garanzia di accesso per i migranti ai posti nella pubblica amministrazione, su esempio di ciò che furono le americane affermative action”, riportata nel resoconto dell’intervento, risalente a febbraio, di Cècile Kyenge al Circolo Pd di Arcoveggio, pubblicato sul sito dell’attuale ministro (http://www.cecilekyenge.it/pages/press.html).

“Si può avere una diversa visione su vari aspetti dell’immigrazione, ma qui si mette in gioco molto di più – ha affermato Barcaiulo - Non è possibile che un Paese sovrano faccia occupare posti pubblici a cittadini stranieri; parole come queste sono gravissime e vanno contro la Costituzione. Così si mette a repentaglio l’integrità nazionale o è stato forse lo scivolone di un candidato in campagna elettorale”.

I toni del dibattito si sono accesi in fretta, tanto da indurre più di una volta la presidente Caterina Liotti a riprendere i consiglieri fino a sospendere la seduta per ristabilire la calma in Aula.

Per il Pdl, Andrea Galli ha parlato di un ministro nominato “per pura demagogia, il cui unico merito è l’aver portato al centro un tema importante: Siamo in piena globalizzazione, le persone viaggiano ma devono attenersi alle regole del Paese in cui vanno. La cittadinanza si acquista per diritto di sangue in quasi tutti i paesi europei; chiedere di riservare quote di dipendenti pubblici a immigrati è contro ogni buon senso”. Per Olga Vecchi: “Stiamo continuando ad andare a prendere i migranti, ma non può continuare così, perché non possiamo sobbarcarci tutto il peso dell’immigrazione. Kyenge dice che si rattrista perché vengono a mancare i migranti economici, che occupano cioè i posti di lavoro non voluti dagli italiani, e non si è accorta che non è più così, perché la disoccupazione è altissima. E’ grave che un ministro non cerchi di conciliare il bene dei migranti con quello del Paese”. Per Luigia Santoro “sarebbe come paragonare gli immigrati alle categorie protette; tutti devono concorrere con le stesse regole e per tutti deve valere il principio di meritocrazia, altrimenti si discriminano gli italiani”.

Secondo il capogruppo di Modena futura Nicola Rossi “il Ministro ha responsabilità nell’aver esacerbato i rapporti interni nel Paese e se non ci fosse lei in quel dicastero certe battaglie in tema di integrazione sarebbero più nette. Da quando è ministro la Lega sta recuperando consensi”.

Per il Pd, il capogruppo Paolo Trande ha osservato come “l’obiettivo dell’odg sappia di politicismo. Le dichiarazioni incolpate sono state fatte dalla candidata di un partito non da un ministro della Repubblica e non mi risulta che la ministra abbia proposto qualcosa del genere”. Trande ha quindi parlato di “fraintendimento: credo che Kyenge, favorevole a una forma temperata di ius soli, auspicasse che i cittadini di origine straniera ma divenuti italiani possano accedere alla pubblica amministrazione al pari degli altri cittadini”. Per Michele Andreana “il tema dell’immigrazione viene usato per fare propaganda politica e affrontando una questione tanto complessa in modo così grossolano si fa solo leva sulle paure della gente. Non vogliamo privilegi per gli immigrati ma non vogliamo nemmeno negare loro dei diritti”. William Garagnani ha sottolineato come “l’arrivo di Kyenge al ministero sia stato accolto positivamente anche all’estero, come un esempio virtuoso in cui un cittadino straniero è stato accolto nel Paese in cui ha intrapreso gli studi che l’hanno condotta alla laurea e un percorso di partecipazione politica che l’ha portata in Consiglio provinciale e poi in Parlamento”.

Per Sel, il capogruppo Federico Ricci, dopo aver dichiarato la contrarietà del gruppo all’odg e “quando ci saranno proposte di leggi - ha precisato - ci esprimeremo e ne discuteremo”, ha letto un rapporto dell’Ispettorato dell’immigrazione del 1912 sugli immigrati italiani in America e ricordato , dall’altra parte, lo spirito e le parole del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.

“Siete al governo e state governano quindi inutile fare demagogia. Che cosa state facendo per governare un fenomeno così complesso come l’immigrazione” ha chiesto Ingrid Caporioni rivolta ai consiglieri Pdl, aggiungendo: “Siamo in campagna elettorale, ma governare in un contesto talmente lacerato è davvero difficile: come pensate di governare la città?”.

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