18/10/2013

SALUTE MENTALE / 3 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Unanime la posizione dell’Aula sulla mozione e sull’importanza del tema

L’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno sulla fragilità e salute mentale, avvenuta nella seduta del Consiglio comunale dedicata al tema di giovedì 17 ottobre, è stata preceduta dall’intervento di alcuni consiglieri.

Olga Vecchi del Pdl si è detta d’accordo con i principi fondamentali dell’ordine del giorno e ha sottolineato che “è sempre più importante l’integrazione tra i servizi sociali e quelli sanitari. L’iniziativa Màt è molto interessante e ritengo fondamentali molte iniziative, tra cui quelle volte alla sensibilizzazione dei giovani con l’obiettivo di rinforzare le loro fragilità”.

Secondo Sergio Celloni del Movimento per cambiare insieme per Modena “non si può non condividere un ordine del giorno come questo”. Il consigliere si è detto però perplesso del fatto che “i ministeri della Salute solo dopo 66 anni si sono interessati al problema della salute mentale. Il ruolo della prevenzione – ha aggiunto – è ancora più importante della capacità di intervento a posteriori”.

Per Luigi Alberto Pini del Pd “l’investimento sulla malattia psichiatrica va valutato come un investimento a lungo termine, non come un costo. Infatti, se si aumenta l’autonomia del malato si riduce la spesa medica e la spesa di coloro che trascorrono la vita a occuparsi di queste persone. Se vengono recuperate non rappresentano più un costo ma diventano un’unità produttiva”.

Federico Ricci di Sel ha definito “questo passaggio in Consiglio parte di un percorso già intrapreso dalle istituzioni. La settimana della salute mentale non è alla prima edizione – ha detto – e già negli anni passati abbiamo portato l’attenzione della politica e della società su quella che è la salute intesa come uno stato di benessere psichico, fisico e sociale, aspetti inseparabili e legati in modo inestricabile l’uno all’altro”.

L’assessore Marcella Nordi ha evidenziato come “dalla vergogna che si aveva una volta sulla malattia mentale si sia passati a una situazione di dignità della malattia” e ha definito “davvero significativo” il fatto “che ci siano famiglie disponibili ad ospitare in casa propria persone con problemi di questo genere. Oltre a individuare i rimedi – ha aggiunto infine – bisogna chiedersi il perché di questa patologia”.

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