23/03/2013

CONSIGLIO MAFIE / 2 – IL COMUNE PARTE CIVILE NEI PROCESSI

La proposta in un ordine del giorno in discussione lunedì 25 marzo. Liotti: "La prima occasione potrebbe essere nel procedimento per le minacce a Giovanni Tizian"

Il Comune di Modena si costituisca parte civile nei processi penali contro le attività criminose di stampo mafioso che riguardano il proprio territorio. Lo chiede l’ordine del giorno che si discute lunedì 25 marzo in occasione del Consiglio dedicato, appunto, alle politiche di prevenzione e contrasto alle mafie.

La prima firmataria del documento è la presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti che lo ha sottoposto a tutti i capigruppo e al sindaco. Liotti sottolinea come l’ordine del giorno preveda anche di  destinare eventuali risarcimenti “a un fondo a sostegno delle vittime del racket e dell’usura, così come al sostegno delle realtà associative assegnatarie di immobili confiscati alla criminalità organizzata”. Tra le richieste del documento anche quella di attivare “campagna d’informazione rivolta alla cittadinanza contro il racket e l’usura e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai”.

La costituzione di parte civile è prevista specificatamente per le violazioni dell’articolo 416 bis del codice penale (associazione di tipo mafioso) e per i delitti commessi al fine di agevolare queste attività; l’ordine del giorno la prevede anche per i delitti di cui all’articolo 416 ter del codice civile (scambio elettorale politico-mafioso).

“Vogliamo essere vicini alle vittime e a tutti coloro che hanno il coraggio di denunciare. La prima occasione in cui applicarlo – annuncia la presidente Liotti – potrebbe essere il processo per le minacce al giornalista Giovanni Tizian, un modo che abbiamo condiviso con lui per sottolineare l’attenzione e l’impegno delle istituzioni a fianco di tutti coloro che, con il loro lavoro, ci aiutano nella lotta e nel contrasto alla criminalità organizzata”.

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