14/03/2013

I RESTAURI DI FRANCA STAGI IN UN DIBATTITO SABATO 16 MARZO

L'urbanista Cervellati e l'architetto ed ex soprintendente Garzillo a Palazzo dei Musei nell'ambito della mostra dedicata a otto progetti dell'architetto modenese

Dal Collegio San Carlo al Foro Boario, dalla Sinagoga al comparto Sant'Eufemia, i progetti di restauro realizzati dall'architetto Franca Stagi per Modena saranno al centro del dibattito tra Pier Luigi Cervellati, urbanista, ed Elio Garzillo, architetto e già soprintendente regionale per i beni e le attività culturali. L'incontro si svolgerà sabato 16 marzo alle 17 alla sala ex Oratorio del Palazzo dei Musei, largo Porta Sant'Agostino. Sarà coordinato da Matteo Agnoletto, curatore della mostra “Il progetto continuo: i restauri di Franca Stagi per Modena”, che rimane allestita fino al 30 marzo alla biblioteca Poletti (primo piano di Palazzo dei Musei) e nella giornata di sabato osserverà un'apertura straordinaria dalle 16 alle 20.

Pier Luigi Cervellati, 77 anni, urbanista, ha combinato l'impegno di docente all'Università di Bologna con l'attività politico-amministrativa: assessore al Comune di Bologna, mise a punto ipotesi di inserimento dell'edilizia economico-popolare nel centro storico, elaborando piani per Bologna (1972-73) e per Modena (1974-75). In numerose pubblicazioni ha affrontato questioni di storia urbana, di edilizia e di metodologia del restauro urbano. Elio Garzillo, architetto, nato a Napoli nel 1946, docente universitario, è stato soprintendente regionale per i Beni e le attività culturali dell'Emilia-Romagna fino al 2004.
L'incontro con i due esperti si inserisce nella mostra dedicata a Franca Stagi, che si avvale del patrocinio dell'Ordine degli architetti di Bologna e presenta otto progetti di restauro: il Collegio San Carlo, il Foro Boario, il Palazzo dei Musei, il Teatro Comunale, la Sinagoga, il comparto San Paolo, il comparto Sant'Eufemia e l'Ospedale Sant’Agostino. La mostra si può vedere negli orari di apertura della biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19 e dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 13, con apertura straordinaria pomeridiana sabato 16.
L'opera dell'architetto Franca Stagi è documentata da un ricchissimo archivio formato da quasi 400 tra buste, cartelle e tubi portadisegni, che la famiglia ha donato alla biblioteca Poletti. A quattro anni dalla morte, la mostra in corso rende visibile al pubblico modenese una prima selezione del materiale. Sono esporsti una selezione di disegni preparatori, elaborati tecnici di cantiere, modelli in legno e fotografie testimoniano il percorso dell'architetto, un progetto continuo per il centro storico. L’obiettivo della rassegna è di chiarire come sia possibile agire sul patrimonio tutelato, seguendo un metodo coerente di intervento. L'auspicio, che non vuole esaurire la conoscenza dell’opera architettonica di Franca Stagi, è di porsi come un'anteprima sull'archivio, per avviare lo studio di una figura significativa nell'ambito dell'architettura e della cultura modenese.
Franca Stagi (1937-2008), nel 1962 si laurea in architettura al Politecnico di Milano e lo stesso anno ottiene l’abilitazione professionale. Nel 1963 si iscrive all’ordine degli architetti di Bologna e apre a Modena uno studio di architettura assieme all’architetto Cesare Leonardi. Dal 1985 prosegue la professione autonomamente fino al 2008, anno della sua morte. La prima fase della sua attività è relativa ai progetti realizzati in collaborazione con l’architetto Leonardi, tra i quali si ricordano i centri nuoto di Vignola e di Mirandola, i parchi Amendola a Modena e Pontesanto a Imola, e la partecipazione ad importanti concorsi pubblici come quello per il parco della Resistenza a Modena e per il cimitero comunale di Modena, senza tralasciare, poi, l'importante pubblicazione, nel 1982, del volume L’architettura degli alberi, incentrato sullo studio delle essenze arboree e finalizzato alla progettazione di aree verdi. Nella seconda fase della sua produzione professionale Franca Stagi privilegia il restauro e il recupero dei beni architettonici storici dei centri urbani. A questi progetti si aggiungono anche il restauro della Cattedrale di Carpi, la realizzazione della scuola materna e nido d’infanzia “Sandra Forghieri” situata in via Frescobaldi a Modena. Risale al 2008 la stesura del volume "Il grande porticato di piazza d’Armi", realizzato in collaborazione con Patrizia Curti.

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