27/04/2013

EDMONDO BERSELLI, I "PARTITI IPOTETICI" E LA POST POLITICA

Lunedì 29 aprile, alle 18 all’Auditorium della Fondazione Marco Biagi a Modena si chiude "Cronache della post Italia" con Ilvo Diamanti, Nando Pagnoncelli e Arturo Parisi

“Un paese in bilico fra ‘partiti ipotetici’”, argomento di strettissima attualità, è il tema dell’ultimo incontro di “Quel gran genio del mio amico. Cronache della post Italia”, che si svolgerà lunedì 29 aprile alle 18 all’auditorium della Fondazione Marco Biagi, a Modena in viale Storchi e sarà dedicato alla “post politica”.

A parlarne  saranno Ilvo Diamanti, politologo ed editorialista del quotidiano “La Repubblica”, Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, e Arturo Parisi, politico italiano già ministro della Difesa nel secondo Governo Prodi.

Ancora una volta, come nei due precedenti incontri (sulla post economia e la post televisione) del ciclo dedicato all’intellettuale giornalista e scrittore modenese scomparso nel 2010, protagonisti ed esperti di primo piano del giornalismo e della politica nazionali prenderanno spunto dal lavoro poliedrico e dagli scritti di Berselli per osservare e descrivere l’Italia di oggi e i mutamenti che la stanno interessando.

“Nel 2008, dopo la sconfitta del centrosinistra, Berselli scrisse un saggio sulla rivista il Mulino nel quale definiva il Pd un ‘partito ipotetico’ – spiega Ilvo Diamanti motivando così il titolo dell’appuntamento -. Oggi, a cinque anni di distanza, la politica italiana si è particolarmente arricchita di ‘partiti ipotetici’. Quale ruolo svolgeranno in questo nostro Paese sempre più provvisorio? – si chiede l’editorialista - Riuscirà la post politica a connettersi con i post italiani per capire dove stiamo andando? Queste riflessioni, che hanno come punto di riferimento la produzione intellettuale berselliana – conclude Diamanti - animeranno l'incontro all’auditorium della Fondazione Biagi”.

“Quel gran genio del mio amico”, iniziativa del Comitato “Amici di Edmondo Berselli” con il patrocinio del Comune di Modena e della Regione Emilia-Romagna, è realizzata grazie alla collaborazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Conad, Cersaie e Banco San Geminiano e San Prospero.

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