29/05/2013

MODENA NON INTERROMPERÀ IL GEMELLAGGIO CON LONDRINA

Il Consiglio respinge la mozione di Pdl, Fratelli d’Italia e Udc che chiede la sospensione della partnership con la città brasiliana fino all’estradizione di Battisti

Il Consiglio comunale ha rigettato la richiesta di bloccare il gemellaggio in essere dal 1996 tra Modena e la città brasiliana di Londrina fino all’estradizione del terrorista Cesare Battista. Nella seduta di lunedì 27 maggio l’Aula ha infatti respinto con il voto favorevole di Pdl e Udc e contrario del Pd la mozione illustrata da Andrea Leoni (Pdl) e firmata anche da Sandro Bellei e Andrea Galli (Pdl), Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) e Gian Carlo Pellacani (Udc).

Il documento chiedeva alla Giunta di sostenere le azioni intraprese dal Governo nel 2011 per ottenere “l’estradizione in Italia del terrorista rosso Cesare Battisti”, dopo che il presidente del Brasile l’aveva negata. La mozione invitava inoltre la Giunta a sollecitare il sindaco di Londrina a farsi portavoce, presso il Governo brasiliano, della posizione assunta dalla città di Modena e a “interrompere le partnership commerciali ed economiche stabilite in virtù del gemellaggio fino a quando l’estradizione del terrorista Cesare Battisti non sarà concessa”.

Per Michele Barcaiuolo “si tratta di un atto di diplomazia tra enti locali e gridare lo sdegno è il minimo che si possa fare. Nel momento in cui un assassino terrorista continua a essere libero e il Paese in cui vive non procede all’estradizione, non si può continuare a mettere la testa sotto la sabbia dicendo che non è Modena a dover agire in questo senso”.

Per Gian Carlo Pellacani “non è giusto demandare al Governo il compito di prendere posizione se, come città, nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa di concreto. Un segno di sdegno è ancora valido oggi, sarebbe almeno un modo per ricordare agli italiani che c’è una situazione di questo tipo. Ritengo inoltre – ha concluso – che i gemellaggi siano ormai usciti di moda”.

Andrea Leoni ha commentato che “chiedere al sindaco di Modena di chiamare il corrispondente di Londrina per esprimere la posizione della città sulla decisione della mancata estradizione sarebbe l’occasione per il Consiglio comunale di non mettere la testa sotto la sabbia. Invece la maggioranza decide di girare la testa, guarda caso verso un compagno terrorista”.

Per il Pd, Stefano Goldoni ha evidenziato che “la decisione di non effettuare l’estradizione di Battisti non è condivisa da parte di molte associazioni e istituzioni democratiche, ma non è opportuno che il Comune chieda alla Camera di commercio di interrompere i rapporti economici e commerciali con Londrina. Mi pare che il precedente Governo Berlusconi non sia intervenuto in questo senso”. Il capogruppo Paolo Trande ha chiesto perchè la mozione sia rimasta dormiente per mesi. “Non abbiamo nessun dubbio sul fatto che il terrorista Battisti dovesse essere estradato – ha affermato – ma non capisco l’asimmetria tra il livello locale e quello nazionale. Due anni fa, infatti, il Governo avrebbe dovuto muovere azioni di politica e diplomazia consistenti, ma a parte qualche comunicato non ci sono state sequele diplomatiche, commerciali o di altro genere”. Rispondendo a Leoni, la consigliera Cinzia Cornia ha affermato: “Mi rifiuto di accettare l’accusa che la sinistra sia dalla parte dei terroristi e della violenza, la rimando al mittente. Non mi sento di votare a favore della mozione perché le colpe dei padri non possono ricadere sui figli; non possiamo far pagare a un popolo gli errori di chi è al Governo”. Per Luigi Alberto Pini “l’ordine del giorno è strumentale. La maggioranza non ha problemi a riconoscere l’inopportunità che il terrorista Battisti nascosto in Brasile non venga consegnato all’Italia dalle autorità brasiliane, ma è fuorviante dire che dobbiamo effettuare una ritorsione a livello commerciale contro una città che non ha colpe”.

Sul tema dei gemellaggi è intervenuto anche l’assessore alla Cooperazione internazionale Fabio Poggi che ha annunciato che l’ufficio competente “sta predisponendo il materiale sia per rivedere i gemellaggi in essere sia per proporre nuove forme di partnership. Dopo l’estate, sarà sottoposto al giudizio del Consiglio comunale un nuovo Regolamento per precisare queste forme di collaborazione”.

Il sindaco Giorgio Pighi ha evidenziato inoltre che “a livello internazionale sta maturando un rapporto non più solo tra gli Stati, ma tra le comunità, che ha come antefatto il gemellaggio. Trovo la presa di posizione della mozione configgente con tale logica – ha detto – e non ritengo quindi congruente intervenire sulle buone relazioni tra comunità”.

Azioni sul documento