28/05/2013

PSC, LA PRIORITÀ È LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

È l’indicazione emersa nell’incontro conclusivo del percorso partecipativo. Boschini: “Indicazione rilevante, ma non va considerato un referendum rappresentativo”

La mobilità sostenibile come priorità, con proposte come la riduzione dell’accesso di auto in centro storico, il potenziamento del trasporto pubblico locale e il migliore raccordo del sistema delle piste ciclabili sugli assi viari principali della città.

E’ l’indicazione emersa dal percorso partecipativo “100 per Modena” che nell’incontro pubblico di presentazione dei risultati di sabato 25 maggio ha ottenuto il maggior numero di voti. Tra le più votate compaiono anche il sostegno all’apertura di nuove attività artigianali e commerciali in centro storico, alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, anche industriale, l’esigenza di un progetto organico di dislocazione di spazi sociali e di vicinato in tutta la città e progetti urbanistici che sostengano la conciliazione tra vita e lavoro delle donne. A ottenere più di 50 voti anche l’esclusione di interventi edilizi in zone inerenti falde acquifere (Cannizzaro, Aristotele), i progetti di orti e agricoltura urbana; la riqualificazione dell’asse ferroviario storico da dismettere in zona Madonnina e il recupero di Palazzo Ducale, incentivando l’apertura e la collaborazione tra Accademia Militare e città.

All’incontro, oltre a un nutrito pubblico, hanno preso parte anche gli assessori comunali Giuseppe Boschini, Gabriele Giacobazzi, Simona Arletti e Francesca Maletti, vari dirigenti comunali e il tecnico di garanzia del percorso partecipativo e dirigente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Luigi Benedetti.

“Le 32 proposte presentate all’incontro – spiega l’assessore alla Partecipazione Giuseppe Boschini – sono la selezione effettuata dai 100 cittadini coinvolti rispetto ad un totale di 101 proposte inizialmente messe a punto dai workshop previsti dal percorso. Sono state approfondite in termini di obiettivi, azioni previste e ricadute, mentre il tema delle risorse necessarie è stato solo parzialmente sviluppato. Nove di queste proposte riguardano l’ambito dell’abitare, otto il muoversi, sette il vivere la città, otto il fare e lavorare. I 100 avevano già indicato tra queste proposte quelle ritenute particolarmente prioritarie – prosegue Boschini – e all’incontro del 25 maggio, dopo la presentazione analitica delle proposte, a tutti i cittadini intervenuti è stato richiesto di indicare a loro volta delle priorità, attraverso due voti – bollini – attribuiti a ciascun cittadino per ogni ambito. L’obiettivo dell’incontro non era tanto ottenere un riscontro numerico sulle singole proposte, ma approfondirle e valutarle nel merito”. L’assessore precisa che “si tratta di proposte su temi articolati, di ampio respiro e di indirizzo strategico, e in vari casi sono idee e progetti già inseriti nei programmi della Giunta, in corso di attuazione o con azioni inseribili in quella direzione. L’Amministrazione in nessun caso è intervenuta a indirizzare i lavori e le proposte – ha aggiunto – che possono contenere anche indicazioni non pienamente corrette sul piano tecnico, come ad esempio l’indicazione di via Cannizzaro come Area F”.

Boschini infine conferma l’impegno dell’Amministrazione “a fornire una risposta formale a tutte le 32 proposte e un’indicazione anche alle rimanenti 69, a prescindere dalle priorità espresse, che sono un’indicazione rilevante ma che sarebbe sbagliato considerare una sorta di referendum, dal momento che né la composizione dei 100, né tanto meno quella dei partecipanti all’incontro è rappresentativa della popolazione modenese e dei suoi orientamenti”.

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