18/07/2013

UN REGOLAMENTO PER I MERCATI AGRICOLI A CHILOMETRI ZERO

Nel testo presentato in Consiglio comunale garanzie a tutela del consumatore e dei valori di una economia sostenibile e di relazione con principi di qualità ed etici

Garantire la tutela dei consumatori all’insegna di qualità e trasparenza e, insieme, promuovere e valorizzare i mercati di produttori agricoli nel territorio come forme di commercio e di consumo attento e consapevole. Sottolineando questi obiettivi, l’assessore allo Sviluppo economico Stefano Prampolini ha presentato al Consiglio comunale oggi, giovedì 18 luglio, un regolamento, in linea con le direttive del ministero dell’Agricoltura, nato da un tavolo a cui sono state invitate le associazioni di categoria agricole.

“I prodotti presentati e venduti nei mercati di produttori agricoli a km zero, tengono conto delle stagioni garantendo genuinità e freschezza, favoriscono l'economia locale, il mantenimento delle tradizioni e il presidio del territorio e perseguono una politica di rapporto equo qualità/prezzo – ha spiegato Prampolini -. Nel riconoscere questo valore e alla luce dell’aumentata sensibilità per un’economia ‘etica’ e sostenibile finalizzata a una migliore qualità anche degli stili di vita – ha specificato l’assessore – abbiamo voluto che il regolamento si ispirasse ad alcuni principi”.

Sono sei quelli indicati nel regolamento: economia di relazione, intesa come attività che favorisce forme di conoscenza e comunicazione diretta tra consumatori e produttori, accomunati dal perseguimento di obiettivi comuni come la salute, l'ambiente e la dignità del lavoro; filiera corta, come scelta strategica per favorire l'economia locale preservandone colture e culture, e stimolando la produzione di alimenti di qualità per la vendita diretta con contenimento dei prezzi; agricoltura contadina, come moderna forma di produzione, alternativa a quella industrializzata, che valorizza il lavoro, garantendo un reddito dignitoso agli agricoltori; equità e trasparenza del prezzo; agricoltura biologica e biodinamica come modalità di produzione che preserva l'ambiente e la salute di chi lavora e di chi consuma i prodotti della terra; contrasto allo spreco, in quanto l'acquisto direttamente dai produttori permette di saltare passaggi della filiera commerciale evitando sprechi legati alla logistica di distribuzione, e consente di ridurre i rifiuti da imballaggi.

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