23/08/2013

TERMOVALORIZZATORE, PIGHI: “NESSUNA NUOVA LINEA”

Il sindaco di Modena garantisce: “No all’ampliamento dell’impianto e non aumenteranno i rifiuti”. Ma la politica non poteva prendere “una decisione tecnica”

“Evitiamo abbagli, nella sostanza si conferma il quadro esistente: la decisione di non autorizzare nuove linee per il termovalorizzatore l’abbiamo presa più di un anno fa e la ribadiamo. L’impianto (una sola linea) rimarrà questo, non verrà ulteriormente ampliato. Così come non aumenteranno i quantitativi di rifiuti che potrà gestire”. Lo afferma il sindaco di Modena Giorgio Pighi commentando il provvedimento con il quale la Provincia riconosce la nuova classificazione al termovalorizzatore.

“Si è trattato di un atto tecnico, disciplinato in ogni suo elemento dalle norme. Non sottovaluto la conseguenza che questo comporta, e cioè il venir meno per legge dei vincoli territoriali sul conferimento dei rifiuti urbani, ma sono certo che nessuno – afferma Pighi – abbia pensato davvero che la politica avrebbe dovuto dare indicazioni o esercitare pressioni affinché la decisione tecnica non rispondesse esclusivamente a parametri oggettivi. Questo sì che sarebbe stato estremamente grave”.

Il provvedimento della Provincia “riconosce il miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche dell’impianto – aggiunge Pighi – attribuendo la qualifica R1 dopo averne verificato, come impone la legge, i presupposti oggettivi, e ribadisce, inoltre, con assoluta chiarezza le prescrizioni sulla priorità del trattamento dei rifiuti urbani prodotti nel territorio provinciale. Tale quantità di rifiuti al momento è più grande della potenzialità dell’impianto, che rimane e rimarrà a 180 mila tonnellate all’anno. Ma oggi una parte ancora eccessiva di questi rifiuti finisce in discarica nonostante l’impegno per la raccolta differenziata sia stato costante e nel capoluogo abbiamo raggiunto il 58 per cento. Dunque è adesso – sottolinea il sindaco – che tocca alla politica impegnarsi per costruire le condizioni affinché si realizzi effettivamente ciò che abbiamo prescritto. E se la Provincia avesse lasciato scadere i termini del provvedimento, con il silenzio \ assenso avremmo rischiato di perdere quelle prescrizioni”.

Lo scenario per il sindaco di Modena è quello, quindi, “dell’obiettivo di superare lo smaltimento dei rifiuti in discarica. Oltre che dalla ragionevolezza (le discariche hanno una gestione post mortem di ben 30 anni) questo obiettivo nasce dalle indicazioni europee, nazionali e regionali. Sarebbe opportuno che la Regione definisse rapidamente il Piano per la gestione dei rifiuti prevedendo gli strumenti per ottenere questo risultato, insieme agli altri: dalla riduzione della produzione dei rifiuti alla definizione chiara della filiera impiantistica per il recupero, a sostegno di un’efficace raccolta differenziata. La prima bozza circolata è alquanto insoddisfacente sotto questi profili”.

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