Nel Condominio solidale di via Gottardi abitano quattro nuclei familiari individuati nelle liste d’attesa di Agenzia Casa sulla base di diversi colloqui, e 12 persone in condizione di fragilità, di cui due coppie di anziani, otto persone anziane sole e una ragazza adulta.
Se le famiglie sono state scelte attraverso colloqui che ne hanno sondato la propensione e le motivazione a risiedere in un contesto particolare come il Condominio solidale, gli anziani hanno avuto accesso agli alloggi (miniappartamenti privi di barriere architettoniche e adatti a utenti disabili) attraverso un bando dell’assessorato al Welfare del Comune, tramite cui saranno assegnati anche i sette alloggi ancora disponibili.
A risiedere nell’edificio di proprietà comunale sono dunque diversi anziani non completamente autosufficienti, ma comunque in grado di provvedere ai loro bisogni primari, la cui fragilità è soprattutto legata alla solitudine, alla mancata vicinanza di familiari o alla loro impossibilità ad occuparsene.
I vicini di casa sono invece nuclei familiari con due o anche quattro figli (complessivamente sono una dozzina e delle età più diverse i bambini e i ragazzi che abitano nel condominio) che per reddito rientrano nelle condizioni per poter accedere agli affitti concordati e che qui beneficeranno di affitti calmierati. Si tratta di tre famiglie italiane e una di origine marocchina, che è anche la più numerosa con nonna e quattro figli, di cui due universitari e due adolescenti, che vivono con mamma e papà. Tutte le “famiglie solidali” sono attive in modi diversi nel volontariato e intenzionate a collaborare. Hanno infatti deciso di mettersi in gioco aderendo a un patto di solidarietà che richiede di instaurare buoni rapporti tra vicini e di rendersi disponibili, ad esempio, a effettuare la pulizia dei luoghi comuni, piccole commissioni per gli anziani dello stesso pianerottolo, l’apertura e il riordino dei locali del pianoterra utilizzati per attività di socializzazione e a garantire, a rotazione, una presenza continuativa nel condominio per poter intervenire in eventuali situazioni di bisogno allertando con tempestività, qualora ce ne fosse bisogno, medici curanti e 118.
Oltre alle disponibilità delle famiglie residenti nello stabile, il progetto promosso dal Comune intende inoltre valorizzare gruppi e associazioni di volontariato presenti sul territorio che, attraverso la gestione degli spazi condominiali del Condominio solidale, possono organizzare attività in grado coinvolgere i residenti dell’edificio e dell’intero quartiere.
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