21/10/2015

CONDOMINIO SOLIDALE / 2 – CROCEVIA DI GENERAZIONI

Quattro i nuclei familiari, con numerosi bambini e ragazzi, che abitano ai civici 58/60 di via Gottardi insieme a una dozzina di anziani che conta sul loro aiuto

Nel Condominio solidale di via Gottardi abitano quattro nuclei familiari individuati nelle liste d’attesa di Agenzia Casa sulla base di diversi colloqui, e 12 persone in condizione di fragilità, di cui due coppie di anziani, otto persone anziane sole e una ragazza adulta.

Se le famiglie sono state scelte attraverso colloqui che ne hanno sondato la propensione e le motivazione a risiedere in un contesto particolare come il Condominio solidale, gli anziani hanno avuto accesso agli alloggi (miniappartamenti privi di barriere architettoniche e adatti a utenti disabili)  attraverso un bando dell’assessorato al Welfare del Comune, tramite cui saranno assegnati anche i sette alloggi ancora disponibili.

A risiedere nell’edificio di proprietà comunale sono dunque diversi anziani non completamente autosufficienti, ma comunque in grado di provvedere ai loro bisogni primari, la cui fragilità è soprattutto legata alla solitudine, alla mancata vicinanza di familiari o alla loro impossibilità ad occuparsene.

I vicini di casa sono invece nuclei familiari con due o anche quattro figli (complessivamente sono una dozzina e delle età più diverse i bambini e i ragazzi che abitano nel condominio) che per reddito rientrano nelle condizioni per poter accedere agli affitti concordati e che qui beneficeranno di affitti calmierati. Si tratta di tre famiglie italiane e una di origine marocchina, che è anche la più numerosa con nonna e quattro figli, di cui due universitari e due adolescenti, che vivono con mamma e papà. Tutte le “famiglie solidali” sono attive in modi diversi nel volontariato e intenzionate a collaborare. Hanno infatti deciso di mettersi in gioco aderendo a un patto di solidarietà che richiede di instaurare buoni rapporti tra vicini e di rendersi disponibili, ad esempio, a effettuare la pulizia dei luoghi comuni, piccole commissioni per gli anziani dello stesso pianerottolo, l’apertura e il riordino dei locali del pianoterra utilizzati per attività di socializzazione e a garantire, a rotazione, una presenza continuativa nel condominio per poter intervenire in eventuali situazioni di bisogno allertando con tempestività, qualora ce ne fosse bisogno, medici curanti e 118.

Oltre alle disponibilità delle famiglie residenti nello stabile, il progetto promosso dal Comune intende inoltre valorizzare gruppi e associazioni di volontariato presenti sul territorio che, attraverso la gestione degli spazi condominiali del Condominio solidale, possono organizzare attività in grado coinvolgere i residenti dell’edificio e dell’intero quartiere.

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